Mercati Usa – Apertura in rimonta, Nasdaq a +2,6%

Partenza in rimonta a Wall Street dopo i pesanti cali di ieri, in un contesto che rimane comunque fragile sui timori legati all’inflazione e a un rallentamento dell’economia. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq sale del 2,6%, lo S&P 500 dell’1,8% e il Dow Jones dell’1,5%.

Gli investitori continuano a essere alle prese con il persistere delle pressioni sui prezzi che erodono le valutazioni degli asset e la stretta monetaria delle banche centrali che minaccia di rallentare la crescita economia, o addirittura spingere alcuni paesi in recessione.

Gli ultimi dati sul mercato del lavoro Usa suggeriscono che la Federal Reserve rimarrà sul percorso di rialzi aggressivi dei tassi di interesse che ha alimentato il recente clima di avversione al rischio, mentre la recrudescenza del Covid in Cina e la guerra in Ucraina contribuiscono a peggiorare il sentiment.

L’attenzione degli operatori si sposterà ora sul report sui prezzi al consumo negli Stati Uniti ad aprile in uscita domani, che potrebbero fornire indicazioni sulla possibilità che l’inflazione abbia raggiunto il suo picco o aumentare le probabilità di una stretta da 75 punti base.

Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, mantenendosi poco distante dai massimi da due anni. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,055 e il dollaro/yen a 130,1.

Tra le materie prime ancora in ribasso le quotazioni del greggio dopo il calo di ieri con il Brent (-0,5%) a 105,3 dollari e il Wti (-0,4%) a 102,7 dollari, in un mercato che bilancia le attese sanzioni Ue sul petrolio russo con i timori per la domanda legati ai lockdown cinesi e ai crescenti rischi di recessione.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano arretra di sette punti base tornando sotto la soglia del 3% al 2,97%, mentre quello del biennale cede un punto base al 2,58%.