Mercati Usa – Partenza di ottava di nuovo sott’acqua

Wall Street inizia la nuova ottava in territorio negativo e si avvita di ora in ora tentando di rimbalzare più volte sul supporto psicologico dello S&P500 (-3,2%) a quota 4.000 punti che viene rotto proprio nel finale con un calo del 4,3%.

Più pesante ancora la chiusura del Nasdaq (-4,3%) il quale, nelle tre giornate successive al rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve ha perso il nove per cento, e del Russell 2000 (-4,2%).

Si difende solo il Dow Jones che limita la discesa al due per cento.

Mattanza sulla gran parte dei titoli tecnologici con Tesla, AMD e Nvidia che cedono tutte oltre nove punti percentuali, Amazon più del cinque, Apple, Facebook e Microsoft oltre il tre. La carneficina si estende anche ai titoli “value” con Boeing che lascia sul terreno oltre il dieci per cento ed Exxon il sette.

Esplode la volatilità con il VIX in rialzo (+13%) a 34,7 punti.

Seduta movimentata anche sul mercato obbligazionario con il rendimento del Tbond che prima sale al 3,20% e poi scende al 3,05% in calo di sette punti base, in una sorta di “flight to safety”

Giornata nera anche per tutte le materie prime. Il petrolio cede quasi il sette per cento chiudendo poco al di sopra dei 102 dollari al barile.

Seduta negativa anche per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – con il metallo più nobile che cede un punto e mezzo percentuale, scendendo ai minimi dello scorso febbraio, e quello meno nobile il due e mezzo trascinando i titoli minerari in perdite vicino al dieci per cento e di quasi il cinquanta nell’ultimo mese.

Sul mercato valutario il dollaro prosegue la fase di lento indebolimento scivolando a 1,057 nei confronti della moneta unica, mentre si rafforza contro lo yuan cinese fino a 6,7.