Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo del 2,6%, rispetto al +1,1% dell’analogo indice europeo e al +1% del Ftse Mib.
Finale positivo per le borse europee, che rimbalzano parzialmente dopo i cali di inizio settimana. Il sentiment resta comunque fragile e condizionato dalle persistenti incertezze determinate dal conflitto in Ucraina, i lockdown in Cina, l’elevata inflazione e l’inasprimento della politica monetaria, con il rischio di un rallentamento dell’economia globale.
Focus nei prossimi giorni sui dati americani relativi ai prezzi al consumo e sugli interventi di alcuni esponenti della Fed, per eventuali segnali in merito al ritmo con cui la banca centrale americana alzerà i tassi.
Dall’agenda macroeconomica odierna è giunto l’indice tedesco Zew di maggio, che segnala un miglioramento della fiducia degli investitori, pur rimanendo fortemente negativo (-34,3 punti, -41 ad aprile), principalmente a causa della guerra. L’Istat invece ha reso noto che la produzione industriale italiana è rimasta invariata a marzo.
L’euro recupera leggermente terreno, portandosi a quota 1,055 dollari, mentre lo spread Btp-Bund scende sotto i 200 punti base, con il rendimento del decennale italiano sotto il 3%.
Tornando al settore creditizio, sul Ftse Mib avanza in particolare Bper (+7,9%) all’indomani dei risultati del primo trimestre, che hanno evidenziato un utile netto decisamente superiore alle attese.
In recupero Unicredit (+5,5%), positive anche le altre big cap.
Fra le Mid chiude in testa Credem (+2,1%), fra le small bene Banca Profilo (+1,7%).