Il Cda di RCS ha approvato i risultati del 1Q 2022, che evidenziano ricavi netti consolidati pari a 183,6 milioni, in aumento di 9,2 milioni rispetto al 31 marzo 2021 ed evidenziano un miglioramento di tutte le linee dei ricavi: pubblicitari (+9,2%), editoriali (+2,0%) e diversi (+7,5%), per un incremento complessivo del 5,3%. I ricavi digitali, pari a 44 milioni, hanno raggiunto un’incidenza del 24% sui ricavi complessivi.
I ricavi pubblicitari sono stati pari a 62,8 milioni (57,5 milioni nel primo trimestre 2021), con un andamento positivo, rispetto al trimestre analogo dell’esercizio precedente, sia in Italia sia in Spagna. La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line si è attestata a 29,7 milioni, raggiungendo circa il 47,3% del totale dei ricavi pubblicitari.
I ricavi editoriali e diffusionali, pari a 90,7 milioni , evidenziano un miglioramento di 1,8 milioni sul pari periodo del 2021.
Con un dato aggregato di circa 32 milioni di utenti unici mensili medi (al netto delle duplicazioni) nel primo bimestre 2022, RCS si conferma il primo editore on-line in Italia (Fonte: Audiweb).
Entrambi i quotidiani italiani confermano la loro posizione di leadership diffusionale nei rispettivi segmenti di mercato. A fine marzo la customer base totale attiva per il
Corriere della Sera (digital edition, membership e m-site) è risultata pari a 427 mila abbonamenti, mentre la customer base dei prodotti pay Gazzetta (che include i prodotti G ALL, G+, GPRO e Magic) ha chiuso a fine marzo 2022 con 83 mila abbonamenti.
L’Ebitda ha segnato un progresso del 25,5% a 12,3 milioni, con “un andamento stagionale delle attività che penalizza normalmente i risultati del primo e terzo trimestre dell’anno”, riporta la nota societaria. Suddetta dinamica è stata favorita anche dal calo del costo del lavoro (-2,2% a 60,9 milioni), mentre gli oneri e proventi non ricorrenti netti sono negativi per 0,4 milioni (-0,3 milioni nel primo trimestre 2021).
Nel periodo in esame è proseguita l’attività di arricchimento e potenziamento dell’offerta dei prodotti editoriali del gruppo, sia sul canale digitale sia su quello tradizionale.
Il risultato netto del gruppo al 31 marzo 2022 è negativo per 0,7 milioni, in miglioramento di 2,5 milioni rispetto al deficit di 3,2 milioni del primo trimestre del 2021.
Al 31 marzo 2022 la posizione finanziaria netta risulta positiva per 40,7 milioni, in
miglioramento di 24 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 (cassa per 16,7 milioni) per il
significativo apporto della gestione tipica, compensato in parte dagli investimenti e dagli oneri non ricorrenti del periodo.
L’indebitamento finanziario netto complessivo, che comprende anche debiti finanziari per
leasing ex IFRS 16 (principalmente locazioni di immobili), per complessivi 156,7 milioni al 31 marzo 2022, ammonta a 116 milioni, in miglioramento di 28,9 milioni rispetto al dato del 31 dicembre 2021 (144,9 milioni).
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione la società riferisce che rispetto al contesto geopolitico, il gruppo “non presenta una esposizione diretta o attività commerciali nei confronti dei mercati colpiti dal conflitto o di soggetti sanzionati”.
Il management riporta che: “In considerazione delle azioni già messe in atto e di quelle previste, in assenza di un peggioramento delle condizioni sanitarie e/o delle conseguenze riconducibili alla prosecuzione del conflitto in Ucraina e/o della dinamica dei costi, il Gruppo ritiene che sia possibile porsi l’obiettivo di confermare nel 2022 margini (EBITDA) in linea con quelli realizzati nel 2021 ed un conseguente ulteriore miglioramento della posizione finanziaria netta rispetto a fine 2021”.
Inoltre, “L’evoluzione dell’emergenza sanitaria, del conflitto in corso e della situazione generale dell’economia e dei settori di riferimento potrebbe tuttavia condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi”.