Terna – EBITDA +2,9% a 461,3 mln e investimenti +21,4% a 293,3 mln nel 1Q 2022

Il Gruppo Terna archivia il primo trimestre 2022 con ricavi pari a 644,4 milioni, in aumento del 4,7% rispetto al corrispondente periodo del 2021.

Un risultato dovuto principalmente alla crescita del fatturato delle Attività Regolate (+4,7% a 562 milioni, l’87,2% del totale), grazie all’incremento della base asset regolata (RAB) e agli incentivi output based, unita all’apporto delle Attività Non Regolate (+4,6% a 82,4 milioni, il 12,8% del totale).

L’EBITDA cresce del 2,9% a 461,3 milioni, principalmente per un miglior risultato delle Attività Regolate.

L’EBIT sale del 2,8% a 293,7 milioni, a valle di ammortamenti e svalutazioni per 167,6 milioni (+2,9%).

Il conto economico chiude con un utile netto di Gruppo pari a 191,8 milioni, in crescita dello 0,7%  rispetto ai 190,4 milioni del 1Q 2021.

L’indebitamento finanziario netto si attesta a 8.683,1 milioni, in calo di 1.319,4 milioni rispetto a fine 2021. Il decremento dell’indebitamento finanziario netto, e il contestuale  incremento del patrimonio netto di Gruppo, sono principalmente determinati dall’emissione ibrida green di 1 miliardo, effettuata a febbraio, contabilizzata come strumento di equity.

Gli investimenti complessivi registrano un progresso del 21,4% a 293,3 milioni. Tra i principali progetti del periodo si segnalano gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia, il proseguimento delle attività autorizzative per il Tyrrhenian Link e le attività di realizzazione della stazione di Magenta (MI) e di Vizzini (CT), nonché il proseguimento del piano di installazione dei compensatori sincroni.

Nel corso del 2022, “in presenza di una situazione geopolitica critica a seguito del protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina e del perdurare delle tensioni sui mercati delle commodities che stanno provocando effetti negativi nel percorso di ripresa post pandemia Covid-19, il Gruppo continuerà a essere focalizzato nella realizzazione di quanto previsto dall’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy'”. Tale Piano conferma e rafforza il ruolo di Terna come “regista del sistema energetico italiano e abilitatore della transizione ecologica con un Piano Investimenti complessivo di 10 miliardi nel quinquennio 2021-2025 di cui circa 1,7 miliardi di euro nel 2022”.

Il management ha precisato inoltre che “a seguito del completamento della due diligence e dell’accordo firmato con CDPQ il 29 aprile, le Attività all’estero saranno focalizzate sul closing dell’operazione di cessione delle attività nel continente sudamericano, previsto in più fasi, per la maggior parte nella seconda metà del 2022, conseguenti al soddisfacimento di alcune condizioni. Nell’ambito delle attività oggetto di vendita, proseguiranno i lavori per la realizzazione delle due linee brasiliane Linha Verde II e Linha Verde I, per le quali si prevede l’entrata in esercizio rispettivamente nel 2022 e nel 2023”.

“Proseguiranno poi le valutazioni strategiche su ulteriori opportunità che potranno essere sviluppate anche in partnership e che saranno selezionate attraverso processi di valutazione che garantiscano un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale”.