Mercati asiatici – Seduta in rosso, giù in particolare Hong Hong (-2%)

Seduta in rosso per le principali borse asiatiche, in scia alle vendite di Wall Street dopo la pubblicazione dei dati di aprile sull’inflazione statunitense.

Il report sui prezzi al consumo ha evidenziato un incremento dello 0,3% mensile e dell’8,3% su base annua (+0,2% e +8,1% il consensus), rispetto al +1,2% e al +8,5% di marzo. L’indice core, escluse le componenti più volatili come alimentari ed energia, è aumentato dello 0,6% congiunturale e del 6,2% tendenziale (+0,4% e +0,6% le stime).

Da un lato i numeri suggeriscono che l’inflazione potrebbe aver toccato un picco, ma dall’altro sottolineano le persistenti pressioni sui prezzi, alimentando il dibattito sulle prossime mosse della Federal Reserve per contenerle.

Ad appesantire la situazione anche il crollo del mercato delle criptovalute che risentono dell’implosione di alcune monete che hanno perso in poche sedute fino al 99% del proprio valore, trascinando tutto il settore in un vero e proprio bagno di sangue, dai quali si sono parzialmente difese i due leader Bitcoin ed Ethereum che hanno limitato la discesa ad un trenta per cento, mentre il resto delle monete è arrivata anche oltre il cinquanta ed in una sola settimana.

Quanto ai listini cinesi, stanno tentando un complicato recupero sulla speranza degli investitori che le autorità mantengano gli impegni più volte annunciati negli ultimi due mesi per stimolare la crescita e stabilizzare i mercati finanziari.

Il Consiglio di Stato ha promesso di utilizzare strumenti monetari e fiscali per aumentare l’occupazione messa sotto stress (5,8%) a causa delle ricadute economiche determinate dai lockdown in corso nelle maggiori città.

L’autorità di regolamentazione dei listini a sua volta ha promesso un’azione per rafforzare la fiducia nel mercato azionario in difficoltà.

Sul fronte dei contagi, le principiali megalopoli stanno registrando un forte calo dei casi.

Sullo sfondo restano anche i rischi legati al conflitto in Ucraina e all’interruzione nelle forniture di commodities.

Sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,051 e il dollaro/yen a 129,4. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,2%) a 106,2 dollari e il Wti (-1,4%) a 104,2 dollari al barile. Oro a 1.851 dollari l’oncia (-0,1%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen in flessione rispettivamente a -0,5$ e -0,4% e 3,4%. Hong Kong a -2%.

In rosso il Giappone con Nikkei a -1,8% e Topix a -1,2%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (-3,2%), S&P500 (-1,6%) e Dow Jones (-1,1%)