Ieri il Ftse Italia Moda ha registrato un +0,4%, al di sotto del corrispondente europeo (+4%) e del Ftse Mib (+2,8%).
Chiusura positiva per le borse europee, con focus sul report di aprile relativo ai prezzi al consumo statunitensi che ha evidenziato un rallentamento inferiore alle attese (da 8,5% a 8,3% contro l’8,1% stimato). Numeri che alimentano il dibattito sulle prossime mosse della Federal Reserve, che potrebbe decidere di alzare i tassi in maniera più aggressiva per contrastare le persistenti pressioni sui prezzi.
In Europa, Christine Lagarde della Bce ha confermato l’aspettativa di una conclusione degli acquisti netti di asset all’inizio del terzo trimestre e di un rialzo dei tassi qualche tempo dopo. Aumenta l’inflazione anche in Cina, mentre la flessione dei contagi da Covid a Shanghai rafforza le speranze per un allentamento dei lockdown.
Moncler, unica big del settore, ha guadagnato il 4,4%.
Tra le mid, deciso rimbalzo per Ferragamo (+10,1%) a seguito dei forti cali delle ultime sedute, dopo la recente smentita che il gruppo del lusso italiano possa essere messo in vendita, e che si registra all’indomani dei conti del primo trimestre 2022. Dati che hanno visto ricavi pari a 289 milioni (+23,2% a/a; +20,6% a cambi costanti) e un utile netto di 14 milioni rispetto al precedente -0,6 milioni.
La nuova strategia del Gruppo Ferragamo si focalizza sull’incremento dei ricavi nel medio-lungo termine, da conseguire attraverso un crescente coinvolgimento di nuovi e giovani consumatori.
Segue Tod’s (+6%) che nel 1Q 2022 ha registrato un fatturato consolidato a 219,6 milioni, in crescita del 20% a cambi costanti rispetto al 1Q 2021.
Fra le small fa meglio Aeffe (+4,6%), flat invece Caleffi la cui assemblea ha approvato il bilancio 2021 e rinnovato il Cda con Giuliana Caleffi quali Presidente.