Neodecortech, tra i principali operatori europei nella produzione di carte decorative per pannelli nobilitati e del flooring utilizzati nel settore dell’interior design, ha chiuso il primo trimestre 2022 con ricavi in aumento del 24,3% a 49,2 milioni, evidenziando la continuità del trend di crescita osservato sin dalla metà del 2020 e per l’intero esercizio 2021, seppure con un’intensità minore.
Più nel dettaglio, le vendite della divisione carta decorativa stampata sono in aumento del 15,3%, le vendite della divisione carta decorativa del 41,5% e quelle della divisione energia del 13,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
A livello geografico, le vendite sono aumentate in Italia del 27,9%, in Europa del 8,7%, mentre sono rimaste in linea in Asia e Medio Oriente, e sono invece triplicate in America (+258%) e diminuite (-31,3%) in Africa.
Il continuo aumento dei prezzi di tutte le materie strategiche del Gruppo, nonché dei costi dei vettori energetici, ha obbligato Neodecortech e Cartiere di Guarcino a continuare la politica di ribaltamento degli aumenti dei costi sui prezzi di vendita nei confronti dei clienti finali.
Tale trasferimento, nel corso del primo trimestre 2022, è avvenuto quasi interamente e con tempi relativamente rapidi in Cartiere di Guarcino, mentre per Neodecortech è avvenuto in maniera più difficoltosa e con un differimento temporale più lungo, con conseguente contrazione dei margini.
L’Ebitda è diminuito del 17,1% a 4,2 milioni con una marginalità scesa all’8,6% (12,8% nel 1Q21), mentre l’Ebit è calato del 34% a 1,9 milioni con un’incidenza sui ricavi al 3,8% (7,2% nel 1Q21).
Gli oneri ed i proventi finanziari al 31 marzo 2022 contengono l’effetto netto dello stralcio del debito finanziario prescritto verso il MICA (5 milioni) e del credito correlato verso Andreotti Fotoincisioni (1,3 milioni) pari a 3,8 milioni. Pertanto, il valore degli oneri finanziari netti aggiustati dello stralcio del credito di cui sopra ammontano a 0,3 milioni, in diminuzione rispetto a 0,5 milioni al 31 marzo 2021.
L’utile netto è aumentato da 1,8 milioni a 4,2 milioni, mentre l’utile netto adjusted (escludendo gli i effetti dello stralcio del debito e credito finanziari prescritti) è risultato pari a 1,4 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 31,3 milioni, in aumento di 2 milioni rispetto al 31 dicembre 2021, complice anche la necessità di approvvigionamento anticipato di materie prime e ai ritardi di incasso da parte di clienti russi.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il Gruppo ritiene al momento di poter conseguire gli obiettivi prefissati nel Budget 2022 approvato il 14 dicembre 2021, che prevede di mantenere i risultati economici e finanziari sostanzialmente in linea e in continuità con l’esercizio 2021.
In continuità rispetto al trend del primo trimestre 2022, la società stima che anche per il secondo trimestre 2022, in linea con il budget approvato, possa continuare la crescita di fatturato. Essendo poco probabile il ritracciamento dei prezzi delle materie prime strategiche e dei costi dei vettori energetici, anche a causa del protrarsi del conflitto russo-ucraino, sarà invece possibile solo un parziale recupero della marginalità, per effetto del completamento del trasferimento ai clienti dell’aumento del costo delle materie prime stesse dei mesi passati.
Inoltre, da inizio aprile 2022, si è incominciato ad osservare un rallentamento degli ordini, sebbene il portafoglio continui ad essere significativo e superiore alla media degli anni ordinari. Questo a conferma del generalizzato clima di incertezza causato dal conflitto russo-ucraino in corso