Piovan – Ricavi +66,6% a 108 mln nel 1Q22

Nei primi tre mesi del 2022 Piovan ha registrato ricavi consolidati in crescita del 66,6% a 108 milioni (+14,3% a parità di perimetro di consolidamento, escludendo quelli realizzati dal gruppo IPEG; +58,6% a cambi costanti).

Nel dettaglio, a perimetro costante, il segmento Plastic ha registrato un fatturato in aumento del 16,5%, mentre le vendite del segmento Services sono aumentate del 14,1%. I ricavi del segmento Food & non plastic sono stabili rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (-5,5%), grazie allo sviluppo nel mercato nordamericano e al consolidarsi della posizione in Europa.

Il consolidamento di IPEG porta a 24,7 milioni di ricavi in più nell’area Plastic, con una crescita combinata pari al 70,4% e 2,1 milioni nell’area Food & non plastic, con una crescita combinata pari al 15,7%, concentrata nel mercato nordamericano. Nel mercato Services il contributo di IPEG pesa circa il 14,9% dei ricavi.

Per area geografica, a perimetro costante, diminuiscono i ricavi dell’area sudamericana (-9,9%) e leggermente i ricavi dell’area EMEA (-0,2%). In controtendenza, invece, l’area nordamericana (+69%) e l’area asiatica (+34,6%).

Beneficiando del contributo di IPEG, il mercato nordamericano raggiunge un totale di 46,6 milioni di ricavi, pari al 44,2% del totale, il mercato EMEA raggiunge 1,3 milioni e il mercato asiatico 1,4 milioni.

A livello di gestione operativa, l’Ebitda è risultato pari a 12,9 milioni, in crescita del 42,2%, con un’incidenza sui ricavi che scende dal 14% al 12% a causa del consolidamento del gruppo IPEG. A parità di perimetro, l’Ebitda si fissa a 10,2 milioni, in aumento del 12,1% rispetto al 1Q21 con una marginalità al 13,7%, in calo rispetto all’anno precedente a fronte di forti pressioni sui costi delle materie prime.

Escludendo l’effetto dei costi sostenuti per l’acquisizione del gruppo IPEG, l’Ebitda Adjusted ammonta a 10,6 milioni con una marginalità sui ricavi pari al 14,4%. Includendo il gruppo IPEG, l’Ebitda Adjusted è pari a 13,4 milioni, con una incidenza percentuale sul totale dei ricavi pari a 12,4%. Dando effetto retroattivo all’acquisizione del gruppo IPEG, l’Ebitda Adjusted del sarebbe stato pari a 14,5 milioni nei primi tre mesi del 2022, con una incidenza percentuale sul totale dei ricavi nello stesso periodo pari a 11,8%.

L’Ebit sale del 49,1% a 10,8 milioni, con il relativo margine in calo dall’11,2% al 10%.

Il periodo si chiude con un utile netto di 8 milioni (+45% rispetto ai 5,5 milioni del primo trimestre del 2021).

Al 31 marzo 2022 la posizione finanziaria netta consolidata è negativa per 108,2 milioni rispetto ai +23,7 milioni a fine anno 2021. Questa variazione è dovuta all’acquisizione di IPEG.

Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, il backlog di ordini al 31 marzo 2022 è in linea con le aspettative del gruppo. Inoltre, l’obiettivo è la riduzione dell’indebitamento ma l’azienda continuerà valutare potenziali opportunità di acquisizione e di crescita esterna.

Per il management, le prospettive sono incerte e sono legate alle tempistiche di ritorno alla normalità nelle dinamiche dei flussi a livello internazionale.