Il gruppo Poste Italiane archivia il 1Q 2022 con ricavi pari a circa 3 miliardi (+1,4% a/a).
Nel dettaglio, il ricavi da corrispondenza, pacchi e distribuzione sono scesi del 2% a 901 milioni, al cui interno i ricavi da corrispondenza sono rimasti sostanzialmente invariati e i volumi dei pacchi sono risultati al di sopra dei livelli pre-pandemia ma diminuiti rispetto al livello elevato del 1Q 2021 per effetto delle misure di lockdown.
I ricavi da servizi finanziari si sono ridotti dell’1,3% a 1,5 miliardi, per il minor contributo da parte della gestione proattiva del portafoglio, solo in parte compensato dal risultato degli investimenti in crediti d’imposta.
I ricavi da servizi assicurativi hanno segnato un progresso del 7,1% a 529 milioni. La raccolta netta del comparto assicurativo vita è aumentata del 32% a 2,6 miliardi, mentre i premi lordi del comparto danni sono saliti del 19,5% a 114 milioni.
I ricavi da pagamenti e mobile hanno raggiunto 231 milioni (+20,2% a/a), sostenuti da tutte le linee di prodotto.
I costi totali hanno assorbito 2,3 miliardi (-1,4% a/a), beneficiando della razionalizzazione posta in atto. I costi non riferiti al personale sono scesi dello 0,2% a 952,8 milioni, incorporando l’impatto dell’inflazione.
Il risultato operativo netto (Ebit) segna un incremento dell’11,8% a 694 milioni.
L’utile netto complessivo aumenta del 10,6% a 495 milioni, di cui 494 milioni di competenza del gruppo (+10,5%).
Dal lato patrimoniale, le attività finanziarie investite, rispetto a fine anno 2021, si sono ridotte di 4 miliardi a 582 miliardi, con una raccolta netta positiva di 2 miliardi con il contributo di tutti i prodotti e scontando un effetto negativo di mercato riferito ai tassi di interesse più elevati, che ha influenzato il comparto assicurativo vita.
La posizione patrimoniale evidenzia un Total Capital Ratio del 23,9%, di cui il CET1 Ratio al 21,1%. Il Leverage Ratio è pari al 3,1% e il Solvency II Ratio del gruppo assicurativo Poste Vita è pari al 272%.
La società segnala che nel percorso di transizione intrapreso verso la carbon neutrality entro il 2030, proseguiranno gli investimenti e le iniziative strategiche, quali il rinnovo della flotta di recapito con mezzi a basse emissioni, l’installazione di pannelli fotovoltaici per l’approvvigionamento energetico e l’efficientamento degli immobili. Confermato infine l’ingresso nel settore dell’energia nel corso dell’anno, con un’offerta 100% green basata unicamente su fonti rinnovabili.