Snam – Ebitda +5,2% a 588 mln e utile netto adj. +3,8% a 325 mln nel 1Q 2022

Nei primi tre mesi del 2022 il gruppo Snam registra ricavi totali per 838 milioni, in crescita del 16,9% rispetto al pari periodo 2021.

Al netto dei corrispettivi a copertura degli energy costs, i ricavi totali ammontano a 808 milioni, in aumento del 14,8% a/a. Un incremento attribuibile alla crescita dei business della transizione energetica (+63 milioni), in particolare all’efficienza energetica, e dei business regolati (+41 milioni), anche grazie a proventi one-off connessi alla cessione di rimanenze a magazzino di gas di proprietà, nonostante l’effetto negativo dovuto alla riduzione del WACC.

L’Ebitda migliora del 5,2% a 588 milioni, per effetto in particolare della positiva performance dei business regolati (+23 milioni; +4,1%). L’impatto negativo della riduzione del WACC è stato più che compensato dall’incremento dei ricavi conseguente all’esecuzione del piano di investimenti, agli effetti della predetta cessione di rimanenze a magazzino di gas di proprietà, alla crescita dei volumi di gas trasportato nonché a una positiva performance dei ricavi “output based”.

L’Ebitda dei business della transizione energetica registra un aumento di 6 milioni, principalmente per il positivo contributo delle attività nell’efficienza energetica.

L’Ebit ammonta a 376 milioni, in aumento del 4,7%, dopo essere stati spesati maggiori ammortamenti (+6,0%) per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset.

L’utile netto adjusted, al netto degli oneri finanziari derivanti dal riacquisto sul mercato di titoli obbligazionari nell’ambito dell’operazione di Liability management di gennaio 2022, sale del 3,8% a 325 milioni, per effetto del positivo contributo della gestione operativa e delle società partecipate, in parte assorbito dalle maggiori imposte sul reddito.  

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2022, inclusi il flusso di cassa del capitale proprio (344 milioni) derivante dal pagamento agli azionisti dell’acconto sul dividendo 2021 e le variazioni non monetarie relative principalmente all’estinzione del bond convertibile mediante assegnazione di azioni Snam in portafoglio, registra un calo di 1.401 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 a 12.620 milioni.

Gli investimenti tecnici ammontano a 223 milioni, in calo del 3,5% a/a, e si riferiscono essenzialmente ai settori trasporto (185 milioni; + 1 milione rispetto al 1Q 2021) e stoccaggio di gas naturale (20 milioni; – 11 milioni rispetto al 1Q 2021).

In relazione alla crisi Russia-Ucraina, Snam ricorda di non essere attiva nel mercato russo e di non detenere partecipazioni, anche in joint venture, in società russe.

Al momento “i flussi dalla Russia continuano senza interruzioni, ma l’incertezza e il timore di possibili implicazioni sul fronte degli approvvigionamenti hanno innescato una significativa crescita dei prezzi del gas e del petrolio”.

Snam segnala che TAG (società a controllo congiunto) e GCA (società collegata) sono le società partecipate estere con maggiore esposizione verso forniture di gas russo attraverso contratti per il trasporto.

In merito alla gestione operativa delle attività ricorrenti e alla realizzazione del programma di investimenti 2022, la società conferma “il livello annunciato, con particolare riferimento ai business regolati, per supportare la crescita industriale di Snam e la sicurezza del sistema”.

Per il 2022 la guidance sull’utile netto adjusted è confermata a circa 1,1 miliardi, assumendo la stabilità della quota in De Nora e del contributo delle consociate austriache e una domanda gas costante.