Aquafil ha chiuso il primo trimestre 2022 con ricavi consolidati pari a 171,2 milioni, in aumento del 31% rispetto al primo trimestre 2021 grazie ad un maggior prezzo medio e ad un migliore mix di vendita.
Nel periodo in esame, i ricavi nell’area EMEA (59,8% dei ricavi) sono cresciuti del 32,5% a 102,3 milioni. Nel Nord America (24,2% dei ricavi) hanno registrato un incremento del 49,9% a 41,5 milioni. Nell’area Asia e Oceania (15,6% dei ricavi) le vendite sono state pari a 26,6 milioni (+5% rispetto all’1Q21).
Per quanto riguarda le aree di business, il fatturato della linea “Fibre per tappeti” (69,3% dei i ricavi) è stato pari a 118,7 milioni (+35,7% rispetto all’1Q21). Il comparto “fibre per abbigliamento” (21,8% dei ricavi) ha riportato un progresso del fatturato del 27% a 37,4 milioni. Infine, la divisione “polimeri” (8,8% dei ricavi) ha registrato una maggiorazione delle vendite del 9,7% a 15,1 milioni.
L’Ebitda è risultato pari a 24,8 milioni, in crescita del 35,4% e con una marginalità del 14,5% (14% nell’1Q21).
L’Ebit è più che raddoppiato a quota 12,5 milioni, con un margine del 7,3% (+4,7 nell’1Q21).
L’utile netto del Gruppo si è fissato a 9,1 milioni, quasi triplicato rispetto ai 3,5 milioni del medesimo periodo dell’esercizio precedente.
La posizione finanziaria netta del Gruppo risulta pari a 200,9 milioni rispetto ai 179,3 milioni del 31 dicembre 2021, variazione dovuta alla positiva generazione di cassa delle attività operative per 23,3 milioni che ha però scontato l’aumento del capitale circolante per 31,2 milioni, gli investimenti netti per 7,7 milioni, il pagamento di oneri finanziari ed imposte pari ad 0,5 milioni, la variazione non monetaria relativa all’applicazione del principio contabile IFRS16 per 4 milioni e l’acquisto di azioni proprie per 1,6 milioni.
Per tutto l’esercizio 2022, il management prevede che ci possa essere una riduzione della domanda, registrata già nelle settimane successive alla chiusura del primo trimestre, in particolare, nella linea di prodotto dei polimeri. L’azienda continuerà, inoltre, le attività di recupero nei prezzi di vendita degli incrementi di costo dei fattori produttivi.
