Banca Popolare di Sondrio – Sempre più attenta al ruolo di guida dei propri stakeholder in un percorso di sostenibilità

La Banca Popolare di Sondrio, da sempre orientata al soddisfacimento degli interessi dei propri stakeholder, accomunando il tradizionale perseguimento degli utili con la realizzazione di un beneficio comune, ha intrapreso un percorso volto a supportare la transizione verso un’economia più verde, ponendosi sfidanti obiettivi di sostenibilità. Obiettivi che intende raggiungere appieno nella sua operatività, introducendo nel proprio business modalità in grado di supportare la comunità e la clientela verso scelte sempre più attente alle tematiche sociali e ambientali.

In un’intervista rilasciata a Market Insight, il Team dell’Ufficio Sostenibilità ha illustrato la strategia e gli impegni dell’Istituto in ambito ambientale, sociale e di governance (c.d. fattori ESG).

Partendo dall’immagine che apre la “Dichiarazione Consolidata non Finanziaria (DNF) 2021”, quali sono i principali indirizzi EGS strategici affinché la Banca possa essere “ponte tra gli stakeholder e le scelte sostenibili”?

“Il ponte vuole rappresentare il ruolo di collegamento che la Banca, in linea con i propri valori tradizionali, intende continuare a svolgere tra gli interessi dei propri stakeholder e l’assunzione di scelte sostenibili, finalizzate a supportare il tessuto sociale e a tutelare l’ambiente che ci circonda. Gli indirizzi per supportare gli stakeholder verso scelte più attente a questi temi trovano fondamento all’interno della Policy di Sostenibilità, documento cardine, redatto considerando le principali iniziative internazionali in materia – come i Principi del Global Compact e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite -, che si pone come linea guida per l’integrazione della sostenibilità sia nel nostro business che nella nostra operatività. In coerenza con la propria Policy, la Banca sta provvedendo a evolvere il proprio approccio verso la sostenibilità, ponendo particolare attenzione alla partecipazione a iniziative nazionali e internazionali, allo sviluppo di prodotti e servizi dedicati, a un’efficace comunicazione, ambiti che andranno a integrare la sostenibilità in modo olistico e che si svilupperanno nel breve, medio e lungo periodo a seconda delle valutazioni strategiche.”

Quali sono le leve su cui agisce la Banca per incoraggiare i propri clienti a gestire le loro attività in maniera sostenibile?

“Considerata l’emergenza climatica in atto, il fattore ambientale è sicuramente il più complesso e urgente da implementare. Tra le leve su cui la Banca sta lavorando ci sono i prodotti e, in generale, il credito, che dovranno tenere in considerazione sempre più i rischi ambientali e climatici.  La Banca è già molto attiva nel finanziare la clientela su operazioni a impatto positivo sull’ambiente, nello specifico quelle legate all’ecobonus, e intende valutare ancor più in profondità quelle che sono le performance ambientali delle nostre controparti. Inoltre, ricordiamo che nel luglio 2021 è stato collocato con successo il primo Green Bond da 500 milioni.

Nel mondo degli investimenti, anche su stimolo del regolatore europeo, sono stati compiuti molti progressi: la prospettiva è quella di offrire sempre più linee di investimento e servizi di consulenza che integrino i fattori ESG e, in questo contesto, le collaborazioni con Arca SGR ed Etica SGR sono e saranno molto preziose.

Un’altra leva fondamentale è quella di creare cultura, anche con i nostri clienti, in materia di rischio climatico e ambientale: a partire dalle richieste della Banca Centrale Europea, la Banca ha intrapreso un percorso di analisi complesso, volto a monitorare e gestire questo complesso tipo di rischio.

L’Istituto intende trasmettere ai propri stakeholder come questo tipo di rischio sia molto più vicino di quanto spesso si pensi: gli eventi climatici estremi possono infatti avere degli impatti sulla valutazione degli immobili e delle attività economiche.

La Banca può svolgere un ruolo attivo nel sensibilizzare sul tema della transizione a un’economia più green, non solo con prodotti e servizi, ma anche attraverso un’azione sempre più mirata nei confronti di quelle realtà che sono ancora lontane dal percepire questi temi; la spinta regolamentare ci aiuterà, ma sarà ancora più importante anticipare il regolatore fornendo un’adeguata informazione.”

Quali sono le principali iniziative attivate o che volete attivare a sostegno del territorio e dell’economia sociale e solidale e in quale ambiti?

“La capillarità e la diffusione della Banca sul territorio è un vantaggio che può e deve essere sfruttato, attraverso iniziative in ambito sociale, utili anche ad ampliare la platea degli stakeholder. In aggiunta, sarà pure molto importante divulgare l’educazione finanziaria a studenti e università, focalizzandoci, tra le altre cose, sulle tematiche di diversità e inclusione.

Un nostro proposito è innanzitutto quello di fare formazione: abbiamo in cantiere un programma che andrà a coinvolgere non solo i dipendenti del Gruppo ma anche tutti i nostri stakeholder e che sarà anche un modo per veicolare una serie di valori su cui vogliamo investire. Oggi il contesto richiede di aprirci a nuovi mezzi di comunicazione, dai quali abbiamo già ottenuto un segnale positivo: grazie a un’indagine svolta a marzo scorso, abbiamo riscontrato che il nostro nuovo sito istituzionale, che include un’area interamente dedicata alla sostenibilità, in un mese ha registrato oltre 50.000 accessi.”

Una governance forte può essere considerata un pilastro della vostra strategia ESG, all’interno di quella aziendale?

“Assolutamente sì: nel 2021 abbiamo sviluppato una nuova struttura di governance multilivello che, con il coinvolgimento del CdA sui temi della sostenibilità, garantisce un aggiornamento e una comunicazione costante su queste tematiche. Nello specifico, sono stati definiti nuovi ruoli con la creazione del Comitato Sostenibilità e l’attribuzione al Comitato Controllo e Rischi di una specifica competenza dedicata ai rischi ESG. è stato creato l’Ufficio Sostenibilità e, inoltre, sono stati identificati nelle principali aree di business e funzioni della Banca dei Referenti ESG, giovani già interessati a questi temi, con i quali si interagisce e collabora costantemente: si tratta di un modo molto efficace per ‘fare rete’ sulla tematica ESG.”