Garofalo Health Care archivia il primo trimestre 2022 con ricavi pari a 80,4 milioni, in aumento del 33,2% rispetto al periodo di confronto 2021, di cui 16,9 milioni riconducibili al
contributo di Clinica S. Francesco e Domus Nova acquisite nel 2021.
A parità di perimetro, i ricavi sono risultati pari a 63,5 milioni, in crescita del 5,2%
L’Operating EBITDA Adjusted si è attestato a 14,3 milioni, in progresso del 35,2%. A parità di perimetro, si è fissato a 11,3 milioni, in crescita del 7,2%.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 5,1 milioni, in aumento del 17,9%.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 134,2 milioni rispetto a 142,4 milioni di fine 2021.
Per il 2022 il gruppo è confidente di poter continuare nel suo percorso di crescita, con ricavi ed Operating EBITDA Adjusted stimati superiori al 2021 anche a parità di perimetro.
Il conflitto in Ucraina, tuttavia, sta generando un’inattesa instabilità geopolitica che potrebbe comportare, soprattutto se protratto nel tempo, dei rischi indiretti legati ad un ulteriore aumento del prezzo dell’energia e, conseguentemente, dei prezzi di approvvigionamento di alcuni materiali di consumo.
Al momento tali rischi indiretti non risultano significativi ma il gruppo continuerà a monitorarne l’evoluzione nel corso dei prossimi mesi.
In ultimo, coerentemente con la strategia Buy & Build intrapresa sin dall’IPO, il gruppo conferma la sua intenzione strategica di crescere anche per linee esterne, attraverso acquisizioni di strutture di eccellenza con performance non diluitive, anche in prospettiva.