ICF – Fatturato +14,1% a 21 mln nel 1Q22 oltre i livelli pre-Covid

ICF, società tra gli operatori di riferimento a livello nazionale e internazionale nella progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico, ha chiuso il primo trimestre 2022 con ricavi pari a 21 milioni, in crescita del 14,1% rispetto al 1Q21 grazie al n contributo positivo dei settori della calzatura tecnica e lusso, della pelletteria lusso, del packaging e delle applicazioni industriali.

Il risultato include inoltre il contributo della neo-acquisita Morel per circa 2 milioni ed è superiore anche rispetto a quanto realizzato dal Gruppo nel periodo pre-Covid (17,6 milioni nel 1Q19).

L’Ebitda è diminuito a 1,2 milioni da 1,9 milioni nel 1Q21, riflettendo il fenomeno inflattivo delle materie prime che continua a perdurare nello scenario globale e nella crescita rilevante dei costi della energia elettrica e del gas.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 9,3 milioni dai 7,4 milioni al 31 dicembre 2021, complice l’incremento del capitale circolante per effetto stagionale (1,5 milioni), per il pagamento della tranche finale dell’accordo di acquisizione di Morel (0,3 milioni nel mese di marzo) e per gli acquisti di buy back per 0,1 milioni.

Guido Cami, Presidente e CEO di Industrie Chimiche Forestali, ha commentato: “Nel 2022 abbiamo ripreso l’attività con grandissimo vigore nei settori della calzatura tecnico sportiva e lusso, della pelletteria, del flexible packaging e delle attività industriali. Purtroppo, il settore automotive è ancora frenato per le problematiche logistiche che interessano tutti i produttori di automobili nel mondo”.

“La presenza di Forestali in settori differenti di mercato ci permette di continuare a lavorare nonostante qualsiasi condizione generale esterna. La continua crescita dei prezzi delle materie prime, perdurata per tutto il trimestre, e l’impennata dei costi delle utilities, energia elettrica e gas, hanno eroso marginalità sul conto economico.”

“Nel corso del mese di aprile abbiamo sottoscritto un contratto di acquisto per un impianto fotovoltaico da istallare nello stabilimento di Marcallo con Casone per la produzione di circa un terzo dell’energia elettrica consumata. Anche per il mese di aprile le vendite sono risultate molto buone e sul mercato riscontriamo indicazioni di possibili assestamenti dei prezzi delle materie prime nel secondo semestre”.

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