Nel primo trimestre 2022 Marr ha registrato ricavi totali consolidati a 325,8 milioni, con un
progresso del 72,7% su base annua, grazie anche al contributo delle recenti acquisizioni.
Il tutto in un contesto nel quale, il periodo in esame, iniziato con un mese di gennaio ancora penalizzato dall’andamento della curva dei contagi, ha visto a febbraio e marzo un costante e progressivo recupero dei consumi extradomestici anche per effetto del miglioramento delle condizioni sanitarie.
Marr, grazie alla sua vicinanza al cliente ed al continuo rafforzamento della propria
offerta merceologica e di servizio, ha colto le opportunità commerciali di un mercato della ristorazione fuori casa, che nonostante le penalizzazioni della pandemia si conferma resiliente e reattivo, con livelli di crescita superiori a quelli del mercato stesso.
Le vendite ai clienti della categoria dello “Street Market” (ristoranti e hotel non appartenenti a Gruppi o Catene) e del “National Account” (operatori della ristorazione commerciale strutturata e della ristorazione collettiva) si attestano a 268,1 milioni e nel confronto con i 134,7 milioni del 2021 beneficiano per circa 12 milioni del contributo del Gruppo Verrini consolidato a partire dal 1 aprile 2021.
Le vendite ai grossisti (Wholesale) sono state pari a 53,6 milioni (51,5 milioni nel 2021).
L’Ebitda è balzato a 5,1 milioni dal precedente 0,1 milioni mentre l’Ebit ha ridotto il deficit a 2,5 milioni da 7,1 milioni, spesati ammortamente aumentati del 20,6% e accantonamenti/svalutazioni in calo del 13,8%.
Il periodo si è chiuso con una perdita scesa a 2,9 milioni (-54,3%).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra si esprime in 199,7 milioni rispetto a 141,4 milioni di fine 2021.
L’andamento delle vendite di Marr ad aprile – riporta una nota – conferma le attese, in vista della prossima stagione estiva, di una forte ripresa dei consumi alimentari fuori casa.
Aprile si è chiuso infatti con ricavi totali consolidati a oltre 150 milioni, in crescita rispetto anche al pari periodo 2019, e conferma ulteriormente il trend positivo di marzo.
Il processo di riallineamento ai livelli pre-pandemia evidenzia ancora differenze a livello di categorie di clienti, con l’ospitalità nel suo complesso ancora in ritardo rispetto la ristorazione, e di territorio, ma il periodo pasquale e il ponte del 25 aprile hanno fornito segnali positivi, in particolare di ripresa dei flussi turistici nelle città d’arte e anche per la componente straniera.