Apertura in rialzo per le borse europee, al termine di una settimana volatile condizionata dai timori che il persistere dell’elevata inflazione porti le banche centrali ad accelerare la stretta monetaria.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,6% in area 23.700 punti. In positivo anche il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,4%).
A migliorare il sentiment dei mercati hanno contribuito le parole del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che ha nuovamente sminuito le probabilità di un intervento più aggressivo sul consto del denaro.
Il chairman ha ribadito che l’istituto di Washington probabilmente alzerà i tassi di interesse di mezzo punto percentuale in ognuna delle prossime due riunioni e che non sta “attivamente considerando” interventi da 75 punti base.
Powell ha comunque lasciato aperta la possibilità di agire più rapidamente se necessario per riportare l’elevata inflazione sotto controllo.
I timori che una stretta monetaria porti a un rallentamento dell’economia continuano ad oscurare il sentiment dei mercati, complici anche la nuova ondata di Covid in Cina e l’incertezza legata alla crisi Ucraina che stanno penalizzando l’azionario globale.
Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,04 sui minimi da vent’anni, mentre il dollaro/yen risale a 128,6.
Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,1%) a 108,7 dollari e il Wti (+0,9%) a 107 dollari, avviandosi però a chiudere la settimana in ribasso sulle preoccupazioni di recessione.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 185 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,75%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Banca Generali (+2,6%) in attesa oggi dei conti, Telecom Italia (+3%), Amplifon (+2,3%) e Poste Italiane (+2,1%), mentre arretrano Ferrari (-0,5%) e Terna (-0,4%). Positiva Unipol (+0,3%) dopo aver diffuso i risultati trimestrali prima dell’apertura dei mercati.