Sciuker Frames – Le finestre ‘green’ per la lotta al cambiamento climatico

La transizione energetica è da sempre un pilastro dell’attività di SCK Group ed è tra i principali driver alla base del piano industriale presentato al mercato lo scorso ottobre.

La società, infatti, ha individuato nel ridurre al minimo lo spreco di energia e l’inquinamento partendo dalle finestre delle abitazioni la propria mission aziendale. Un futuro sostenibile, in cui abitazioni a emissioni ridotte saranno una delle chiavi sia per il benessere personale sia per quello del pianeta; il tutto senza compromessi sul design e sulla bellezza.

Un tema reso ancora più di attualità dai recenti sviluppi sul fronte del cambiamento climatico, che evidenziano la necessità di accelerare il processo di transizione energetica verso una riduzione delle emissioni.

Secondo quanto emerge dall’aggiornamento globale climatico pubblicato dall’Organizzazione metereologica mondiale (Wmo), esiste una probabilità del 93% che almeno un anno tra il 2022 e il 2026 diventi il più caldo mai registrato.

Sempre del 93% è anche la probabilità che la media quinquennale per il 2022-2026 sia superiore agli ultimi cinque anni (2017-2021). Sale al 50%, inoltre, la probabilità che la temperatura media globale annuale raggiunga temporaneamente 1,5 gradi centigradi al di sopra del livello preindustriale per almeno uno dei prossimi cinque anni, e la probabilità sta aumentando con il tempo.

Per gli anni tra il 2017 e il 2021, c’era una probabilità di superamento del 10%, aumentata a quasi il 50% per il periodo 2022-2026, spiega il report del Wmo.

“Finché continueremo a emettere gas serra, le temperature continueranno a salire, così come i nostri oceani continueranno a diventare più caldi e più acidi, il ghiaccio marino e i ghiacciai continueranno a sciogliersi, il livello del mare continuerà a salire e il nostro clima diventerà più estremo” ha commentato il segretario generale del Wmo, Petteri Taalas.

Il Wmo ricorda che l’accordo di Parigi fissa obiettivi a lungo termine per ridurre le emissioni globali di gas serra e limitare l’aumento della temperatura globale in questo secolo a 2 gradi, preferibilmente a +1,5.

L’impegno nella lotta al cambiamento climatico

SCK Group è una realtà operativa nel segmento della progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di finestre in materiali naturali in legno-alluminio e in legno-vetro strutturale, PVC, Alluminio, dal design made in Italy; oltre ai serramenti il Gruppo produce tutti gli accessori del foro finestra (monoblocchi termoisolanti, avvolgibili) e le schermature solari (zanzariere, tende da esterni, pergole bioclimatiche).

“Come primo polo industriale di infissi e schermature solari Made in Italy, ci collochiamo come primaria saving company, capace, attraverso soluzioni ad alte performance termiche, di accelerare il processo di transizione energetica e di far risparmiare sulla bolletta in maniera significativa le famiglie italiane” dichiara l’Amministratore delegato del Gruppo, Marco Cipriano.

Diversi studi hanno mostrato come le abitazioni siano il più grande consumatore di energia nell’Unione europea ed uno dei principali responsabili delle emissioni di biossido di carbonio. Circa il 75% del parco immobiliare dell’Ue è inefficiente sotto il profilo energetico, mentre in Italia oltre il 60% degli edifici è in classe F o G.

“Non ci resta troppo tempo a disposizione per rinnovare il nostro patrimonio abitativo; il 2030 è vicino e ridurre del 55% le emissioni di CO2, come stabilito dall’accordo di Parigi, è possibile solo rendendo le nostre case green. Anzi secondo gli ultimi dati, c’è una probabilità del 93% che abbiamo solo fino al 2026 per farlo! La natura non fa sconti ed evidentemente le previsioni lineari degli scienziati si scontrano con una realtà esponenziale e potenzialmente catastrofica.” sottolinea l’Ad.

“Ancora troppo poco è stato fatto su questo fronte. Il principale responsabile delle emissioni di CO2 in atmosfera sono le nostre abitazioni e quindi è lì che bisogna lavorare per una politica climatica efficace, grazie al supporto di Energy Saving Company come noi”.

La recente crisi energetica, che ha spinto i prezzi del gas e dell’elettricità a livelli record, ha poi evidenziato ulteriormente la necessità di accelerare questo processo, aumentando la consapevolezza dei cittadini sui temi dell’ottimizzazione energetica e della riduzione della dipendenza dei combustibili fossili. “Non si tratta di un trend italiano bensì di un mega trend universale”.

“I consumatori sono sempre più orientati verso un acquisto che faccia bene anche al Pianeta. In tale ambito, noi aiutiamo a ridurre il costo di approvvigionamento di energia perché ne serve meno in una casa energeticamente efficiente”.

“Inoltre, nell’ambito della rigenerazione urbana gli infissi sono l’unico elemento che fa parte dell’esperienza d’uso di chi vive un’abitazione; a nessuno fa differenza, a parità di prestazioni termiche, montare pannelli fotovoltaici della marca Alfa o Beta, usare un cappotto termico Gamma o Delta, e così vale per tutti gli elementi tranne che per gli infissi che sono aperti e chiusi ogni giorno e hanno un impatto significativo sul linguaggio architettonico dell’abitazione. Quindi per noi avere un prodotto premium ci fa essere decisamente in una posizione dominante sul mercato”.

“D’altronde, gli investimenti effettuati nel renderci energeticamente indipendenti sotto il profilo delle produzioni industriali, consentendoci significativi risparmi di costi come azienda, ci danno la migliore credibilità per proporre lo stesso approccio per le case dei cittadini europei”.

“Abbiamo, infatti, incrementato la nostra efficienza produttiva nel pieno rispetto dell’ambiente: grazie ai pannelli fotovoltaici installati sulla copertura dei nostri stabilimenti produttivi, ogni anno viene compensato più del 60% del fabbisogno energetico dell’azienda.

Il piano industriale 2021-2024

La crescente attenzione alle questioni climatiche ha contribuito a spingere la domanda di finestre ecosostenibili di Sciuker Frames, in un mercato previsto continuare a crescere per i prossimi 10 anni, anche grazie alla green wave che ormai ha subito un’accelerazione definitiva.

Proiezioni alla base dell’ambizioso piano industriale presentato dal gruppo lo scorso ottobre che, come afferma Cipriano, “prevede una crescita esponenziale”, dopo aver traguardato la soglia dei 100 milioni di ricavi nel 2021 con una cresciuta del 357% rispetto al 2020.

“Continuiamo a vivere una condizione di mercato ideale, con un trend di domanda sostanzialmente senza limiti e le produzioni tirate al massimo. Il nostro maggior vantaggio competitivo, in questo momento, è che avendo previsto con anticipo questo trend ci eravamo attrezzati sia con gli investimenti diretti sia con le acquisizioni, trovandoci ora ben posizionati per gestire il fortissimo incremento dei volumi a cui abbiamo assistito negli ultimi anni”.

L’ulteriore sviluppo atteso sarà sostenuto dal completamento di un piano di investimenti da 50 milioni volto ad ampliare la capacità produttiva e la gamma prodotti, con l’obiettivo di raggiungere nel 2024 i 170 milioni di ricavi derivante dal solo Polo industriale, al netto quindi del contributo del Superbonus 110% e delle ulteriori operazioni di M&A su cui la società sta lavorando.

Obiettivi ampiamente alla portata del Gruppo che, a livello consolidato, a fine aprile presentava un backlog di 184 milioni, pari ad oltre il 120% del target 2022 sul valore della produzione.

Consolidare la presenza in Italia ed espandersi in Europa

La strategia del Gruppo mira ad affermarsi come il primo polo italiano degli infissi e delle schermature solari dal design Made in Italy, guardando inoltre alle opportunità di crescita oltre i confini nazionali.

Tuttavia, “considerata la domanda di riqualificazione delle abitazioni in Italia abbiamo da poco avviato un’attività di produzione all’estero attraverso tre partnership strategiche a supporto dello sviluppo della capacità produttiva degli impianti italiani”.

Le operazioni hanno preso il via il 1° aprile 2022 con tre partner: in Slovenia e Croazia, per la produzione di infissi in legno alluminio, e in Portogallo per le produzioni di PVC e alluminio.

Sciuker Frames si attende che tali partnership potranno contribuire a generare un fatturato stimato tra 10 e 15 milioni per l’esercizio 2022, con circa 7 mesi di operatività e che, a pieno regime, a partire dal 2023 potrà diventare almeno pari a 25 milioni.

Nel più lungo periodo, SCK Group intende contribuire sempre di più alla riduzione dei consumi oltre che a sostenere la spinta verso l’indipendenza energetica dell’Europa, confermandosi tra i principali protagonisti della transizione energetica.

Un trend che ad Avellino intendono sfruttare grazie all’elevato livello tecnologico dei propri prodotti (20 brevetti proprietari a livello di gruppo), oltre a un design Made in Italy che dovrebbe garantire una “fortissima spinta all’estero anche più che in Italia”.

A ciò si aggiunge la creazione di un sistema integrato di infissi e accessori che rappresenta un unicum anche a livello europeo, fornendo un potenziale enorme di differenziazione rispetto alla concorrenza su tutti i mercati.

 

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