Il Ftse Italia Tecnologia termina a +2,9% a fronte del -0,7% dell’Euro Stoxx Tecnologia e del -0,7% del Ftse Mib.
Chiusura in calo per le borse europee, in scia alle persistenti preoccupazioni legate all’inflazione elevata e alle prossime mosse delle banche centrali, mentre in Europa tiene banco la questione energetica.
I dati americani sui prezzi alla produzione hanno evidenziato un incremento annuo dell’11%, oltre il consensus, dopo i dati superiori alle attese sui prezzi al consumo, alimentando il dibattito sulla possibilità che la Fed intervenga in maniera più aggressiva per contrastare l’inflazione.
Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, chiude in rialzo Stm (+4%), che prevede ricavi oltre i 20 miliardi di dollari tra il 2025 e il 2027.
Bene la tlc Telecom Italia (+1%) nel giorno del Cda di Fibercop che avrebbe raggiunto un accordo commerciale con la rivale Open Fiber per condividere le infrastrutture nelle aree rurali. Il valore dell’intesa per Tim si aggirerebbe intorno ai 200 milioni.
Contrastate le mid cap, tra cui ha diffuso i conti Tinexta, mentre fra le aziende a minor capitalizzazione si segnalano i risultati di Exprivia, Txt e Cellularline.
Piteco, attraverso la controllata al 100% Piteco North America Corp, ha ceduto la propria partecipazione di controllo pari al 60% di Juniper Payments.