Nel 1Q 2022 la raccolta diretta assicurativa il gruppo Unipol è stata pari a 3,4 miliardi, aumentata dell’8,4% rispetto al 31 marzo 2021, di cui 2 miliardi (+5,5% a/a) riferiti ai rami danni e 1,4 miliardi (+12,9% a/a).
Il gruppo Unipol chiude il primo trimestre 2022 con un utile netto consolidato pari a 246
milioni, rispetto al risultato di 361 milioni del corrispondente periodo del 2021 sul quale avevano inciso positivamente la plusvalenza relativa alla cessione di Torre Velasca a Milano (49 milioni, al netto del relativo effetto fiscale) e 119 milioni per il consolidamento pro-quota del risultato di BPER che rifletteva, tra le altre, le componenti economiche straordinarie connesse al badwill rilevato per l’acquisto di attività ex UBI.
Il patrimonio netto consolidato ammonta, al 31 marzo 2022, a 9.244 milioni (9.722
milioni di euro al 31 dicembre 2021) di cui 7.392 milioni di pertinenza del Gruppo. La variazione intervenuta risente degli effetti del rialzo generalizzato dei tassi di
interesse che ha comportato una riduzione dei valori di mercato dei titoli obbligazionari in
portafoglio, classificati prevalentemente tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita.
Per quanto concerne l’indice di solvibilità di Gruppo, al 31 marzo 2022 il rapporto tra fondi
propri e capitale richiesto è pari al 209% rispetto al 214% a fine anno 2021.
Settore Danni
Positiva la performance del comparto Non Auto, con premi pari a 1.086 milioni (+10% a/a) risultato al quale hanno contribuito tutti i principali rami di attività e tutti i canali di vendita del Gruppo. Significativo lo sviluppo di UniSalute (+17,9%) e l’incremento del comparto bancassurance, attivo nel settore Danni tramite Incontra e Arca Assicurazioni (+75%).
Il comparto Auto è tornato a crescere (+0,7% a/a) pur in un contesto ancora fortemente concorrenziale sulle tariffe Rc Auto, ma dove incide positivamente il continuo sviluppo delle garanzie accessorie.
Il combined ratio del Gruppo al netto della riassicurazione si attesta al 93,0% contro l’89,1% del 1Q 2021, con un loss ratio che è risultato pari al 65,0%, contro il 62,3% del
primo trimestre 2021 che aveva beneficiato di un significativo contenimento della frequenza
sinistri Rc Auto per effetto delle misure restrittive imposte a fini di contrasto della pandemia
Covid-19. L’expense ratio si attesta al 27,9%, contro il 26,9% dello stesso periodo del 2021, risentendo della maggior componente di premi Non Auto ad aliquota provvigionale più elevata.
Il risultato ante imposte del settore Danni è pari a 247 milioni rispetto a 419 milioni del 1Q 2021, risentendo nel confronto, oltre che dell’andamento tecnico sopra evidenziato, di un minor contributo della quota parte del risultato di BPER di competenza del settore Danni, pari a 11 milioni contro 59 milioni al 31 marzo 2021, e della plusvalenza realizzata nel primo trimestre 2021 dalla vendita di Torre Velasca (71 milioni).
Settore Vita
La raccolta diretta Vita del Gruppo si è attestata a 1.424 milioni, in aumento del 12,9% a/a in relazione ai risultati del comparto di bancassicurazione. La produzione si è concentrata su prodotti multiramo e unit linked in una logica di riduzione del tasso medio minimo garantito e di ottimizzazione dell’assorbimento di capitale.
Il risultato ante imposte del settore Vita è pari a 69 milioni rispetto a 10 milioni del 1Q 2021, con una crescita legata soprattutto a un maggior contributo dei proventi finanziari.