Finanza.tech – Investire nella tecnologia con gli occhi puntati alla business intelligence

Finanza.tech, sbarcata sull’EGM lo scorso 29 dicembre, intende rafforzarsi assumendo un ruolo primario nella business intelligence del mercato finanziario. Il gruppo, con forte vocazione all’innovazione, dispone di un motore di intelligenza artificiale che utilizza per produrre analisi economico-finanziarie, statistiche e soluzioni di ottimizzazione, sfruttando un’interfaccia fluida e intuitiva. Il tutto senza tralasciare la crescita del team dei Financial Analyst, che deve essere percepito come un vero e proprio “CFO digitale”, in grado di guidare il management aziendale nelle scelte finanziarie.

Il gruppo, dopo aver archiviato l’esercizio 2021 con una redditività in netta crescita, con un Ebitda aumentato a tripla cifra a 1,3 milioni (+153% a/a), il relativo margine al 34,7% (+9,1 pts) e un utile netto in progresso dell’84%, si appresta “ad acquisire sempre più visibilità e rilevanza nei nostri mercati di riferimento (PMI, comunità finanziaria, il mondo delle professioni), rafforzando la struttura interna, sviluppando le partnership con professionisti e consulenti radicati sui territori, progredendo nello sviluppo di tecnologie proprietarie o acquisendole esternamente.”

“Il trend legato alla finanza alternativa erogata ed ottenuta tramite fintech parla chiaro: c’è un forte sviluppo soprattutto sul segmento PMI: i dati di ItaliaFintech (associazione di categoria di cui facciamo parte) denotano una crescita decisamente importante (x4.7 volumi e 4x numerosità di PMI che ha usato servizi fintech di finanza alternativa) negli ultimi tre anni.

E l’impegno di Finanza.tech in tale contesto dovrebbe portare a “triplicare gli utenti della nostra piattaforma e spingere a intermediare oltre 300 milioni di euro”.

Nicola Occhinegro, CEO & Founder di Finanza.tech illustra le priorità strategiche

Investire su tecnologia (algoritmi di AI/ML) e base dati, erogare servizi sempre più in modalità “direct” attraverso la piattaforma proprietaria, ampliare il team dei Financial Analyst (FA) e rafforzarne le competenze, investire e posizionarci nel mondo delle Business Intelligence: sono queste le priorità strategiche delineate da Nicola Occhinegro, CEO e Founder di Finanza.tech, attiva nel campo della mediazione creditizia, nonché della consulenza in materia di operazioni di finanza straordinaria e di supporto alla gestione finanziaria aziendale ordinaria attraverso l’erogazione di servizi di advisory ad hoc.

Il gruppo presenta una forte vocazione all’innovazione, arricchendo costantemente il proprio portafoglio informativo attraverso l’acquisto di dati e, grazie all’attività interna di ricerca e sviluppo attiva nelle fasi di progettazione, esecuzione e controllo degli applicativi sviluppati internamente, sviluppa nuovi software e perfeziona quelli esistenti. Dispone di un motore di intelligenza artificiale che utilizza per colmare l’asimmetria informativa che caratterizza il mercato finanziario e dare la possibilità al cliente di usufruire di tutti i servizi del Gruppo collegandosi ad un’unica piattaforma, caratterizzata da un’interfaccia fluida e intuitiva che consente ai clienti di accedere con semplicità ai servizi offerti dal Gruppo.

Investire su tecnologia e base dati

“Investire su tecnologia (algoritmi di AI/ML) e base dati è una delle nostre priorità, che punta a migliorare la capacità di acquisire, trattare e interpretare i dati delle aziende e degli investitori”, sottolinea Nicola Occhinegro.

“Il nostro intento è quello di anticipare i fabbisogni finanziari delle aziende e i driver delle scelte di investimento degli investitori, migliorare la valutazione della qualità creditizia per prevenire default (compresa la specializzazione sull’antifrode) e rafforzare l’analisi strategica del business della singola azienda e dei settori, al fine di proporre – anche in modo completamente automatizzato – alle PMI e agli investitori soluzioni finanziarie non banali e adeguate alla crescita e al rafforzamento del business da una parte e al rendimento e protezione del capitale dall’altra parte”.

“Il tutto attraverso l’erogazione dei servizi sempre più in modalità “direct” (ovvero interamente attraverso la piattaforma proprietaria) per rendere la user experience sempre più seamless, semplice e rapida: ad oggi sono già attive la piattaforma di invoice trading, quella per la cessione dei crediti fiscali. Coming soon direct lending”.

Ampliare il team dei Financial Analyst e rafforzarne le competenze

“Ogni Financial Analyst deve poter essere percepito, dalle aziende iscritte sul nostro portale, come un vero e proprio ‘CFO digitale’, in grado di guidare il management aziendale nelle scelte finanziarie, sia attraverso la ricerca di soluzioni finanziarie, sia attraverso un’attività continuativa di consulenza tailor-made e nella produzione di materiale utile alla gestione finanziaria (previsionali, management presentation, business plan, etc)”, riporta il CEO.

Nel tempo il Gruppo ha instaurato rapporti di collaborazione con il mondo accademico e con partner tecnologici di rilievo, volti all’implementazione di soluzioni sempre più efficaci da proporre alla propria clientela e ad arricchire le proprie competenze in ambito di consulenza finanziaria alle imprese.

Posizionarci nel mondo delle Business Intelligence

Le priorità strategiche prevedono inoltre attenzione alla Business Intelligence.

Parallelamente, infatti, Finanza.tech intende “investire e posizionarsi nel mondo delle Business Intelligence per diventare un nuovo punto di riferimento per gli investitori – la business intelligence di FT, in modo complementare rispetto all’attuale offerta di mercato, espone informazioni a maggior valore aggiunto, con contenuto innovativo e rappresentazioni grafiche intuitive (es. “manipolazione bilanci”, “gruppo problematico”, “previsionali automatici”) – e per  i professionisti, mettendo a disposizione dei partner di FT (commercialisti, avvocati, consulenti aziendali, etc.) tools semplici, intuitivi ed effcaci per seguire al meglio le aziende clienti ed affidare a FT la gestione e l’execution delle operazioni finanziarie”, prosegue Occhinegro.

Acquisire un ruolo primario nella business intelligence del mercato finanziario

“Nei prossimi 18/24 mesi il gruppo si pone obiettivi ambiziosi”, riferisce il CEO. “Da un lato, interpretando al meglio il ruolo di enabler, Finanza.tech vuole avviare nuove opportunità di business in un contesto mutevole quale quello dei crediti fiscali e, nel contempo, ritagliarsi, in termini di qualità ed innovatività dei servizi, un ruolo primario nell’ambito della business intelligence dedicata al mercato finanziario.

Dall’altro lato, intende acquisire sempre più visibilità e rilevanza nei nostri mercati di riferimento (PMI, comunità finanziaria, il mondo delle professioni), rafforzando la struttura interna, sviluppando le partnership con professionisti e consulenti radicati sui territori, progredendo nello sviluppo di tecnologie proprietarie o acquisendole esternamente e, in ultimo, rafforzando la presenza commerciale principalmente attraverso il marketing per stimolare la c.d. domanda spontanea. Vediamo nei prossimi 24 mesi l’opportunità di triplicare gli utenti della nostra piattaforma e di poter intermediare oltre 300 milioni di euro”.

I risultati del 2021 confermano le prospettive di crescita

Il gruppo Finanza.tech ha chiuso l’esercizio 2021 con performance a tre cifre. I Ricavi Core, aumentati a 3,17 milioni da 1,19 milioni del 2020, si riferiscono per 50,6% alla liquidazione dei crediti fiscali (1,60 milioni), per il 41,8% alla service line di Procurement Finanza indiretta (1,33 milioni) e solo per il 7,6% alle altre service lines (0,24 milioni). La performance di crescita è stata guidata principalmente dall’incremento della massa di crediti fiscali derivanti dalle agevolazioni governative con il DL Rilancio 2020 (+1,58 milioni), dai servizi di consulenza finanziaria finalizzati all’identificazione delle fonti di finanziamento ottimali per le aziende clienti (+0,5 milioni) e dal supporto all’ottenimento di risorse finanziarie tramite piattaforme Fintech (+0,25 milioni), in parte compensato dalla diminuzione dell’attività di mediazione bancaria, dovuta a minori volumi intermediati (-0,35 milioni).

L’Ebitda si fissa a 1,31 milioni, aumentato di circa 0,8 milioni sull’anno precedente beneficiando, oltre all’aumento dei ricavi, del miglioramento della leva operativa e della diminuzione dei costi di consulenza spesati nell’esercizio, elementi che hanno incrementato l’Ebitda margin al 35,1% (+9,1 pts).

L’Ebit cifra 0,5 milioni con il relativo margine al 13,8%, quest’ultimo mitigato dalla maggiore incidenza degli ammortamenti del periodo in relazione ai maggiori investimenti effettuati per lo sviluppo dei software e della piattaforma e ai costi capitalizzati connessi alla quotazione.

L’utile netto di pertinenza del gruppo è stato pari a 0,49 milioni (vs 0,25 milioni nel 2020).

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria evidenzia liquidità netta per 3,1 milioni, aumentata di 3,4 milioni rispetto a fine anno 2020 in relazione alle risorse introitate in sede di quotazione (3,1 milioni), a cui si aggiunge il flusso di cassa positivo generato nell’anno per 0,3 milioni.

Proiezioni di crescita considerevoli per Integrae Sim, ricavi a 9,7 milioni nel 2024  (Cagr 21A-24E del 45,2%)

L’Euronext Growth Advisor Integrae Sim, nell’equity research del 14 aprile 2022 redatta dopo la pubblicazione del bilancio 2021, ha confermato per il 2022 ricavi pari a 4,40 milioni e un Ebitda pari a 2,28 milioni, con il relativo margine al 44,7 per cento.

Per gli anni successivi, gli analisti stimano che i ricavi potranno aumentare fino a 9,70 milioni nel 2024, ad un Cagr 21A-24E del 45,2%, con un Ebitda a 4,53 milioni nel 2024 e un Ebitda margin al 43,1% da 35,1% del 2021.

A livello patrimoniale, invece, la liquidità finanziaria netta dovrebbe aumentare progressivamente fino a 8,69 milioni da 3,16 milioni a fine anno 2021.

Le prospettive

“Il trend legato alla finanza alternativa erogata ed ottenuta tramite fintech parla chiaro: c’è un forte sviluppo soprattutto sul segmento PMI: i dati di ItaliaFintech (associazione di categoria di cui facciamo parte) denotano una crescita decisamente importante (x4.7 volumi e 4x numerosità di PMI che ha usato servizi fintech di finanza alternativa) negli ultimi tre anni. Questi risultati sono allineati ai nostri e questo ci fa ben sperare per il prossimo futuro.

Sicuramente la nostra service line “crediti fiscali”, sebbene con modalità operative di volta in volta differenti, è stata e continuerà ad essere, nel prossimo futuro, un asset importante per Finanza.tech. E questo non solo in termini di fatturato della specifica linea di business ma anche in chiave strategica per aggredire il mercato della business intelligence e far percepire sempre meglio agli investitori l’utilità di avvalersi di un partner come Finanza.tech: nell’ambito dei crediti fiscali, oggi il rischio maggiore è costituito dalle frodi. Il nostro sistema di antifraud intelligence, incorporato nel service che offriamo ai nostri clienti acquirenti i crediti fiscali, nasce per scongiurare qualunque tipo di frode e poter offrire agli investitori la tranquillità di operare transazioni sicure”, conclude Nicola Occhinegro.

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