Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata debole per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede lo 0,1% e il Dax lo 0,9%, mentre il Ftse 100 avanza dello 0,2%. A Wall Street, il Nasdaq perde l’1%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,65%.
Quotazioni del greggio in lieve ribasso, dopo che i deboli dati economici provenienti dalla Cina, il più grande importare di petrolio al mondo, hanno riacceso i timori di una recessione globale.
Dall’altra parte, i prezzi hanno trovato un certo sostegno poiché i diplomatici e i funzionari dell’Unione europea hanno espresso ottimismo sul raggiungimento di un accordo su un embargo graduale del petrolio russo.
Intanto, la Commissione europea ha confermato come le aziende dell’Unione europea possono pagare il gas russo senza violare le sanzioni contro Mosca. Resta il divieto di pagare in rubli, ma se le società verseranno la somma dovuta in moneta occidentale, con una dichiarazione pubblica potranno considerare rispettati gli obblighi contrattuali con la Russia.
Secondo alcune indiscrezioni, Eni starebbe valutando l’avvio dell’iter necessario per aprire un doppio conto, uno in euro e uno in rubli, e rispettare, così, il pagamento delle forniture di gas dalla Russia in modo da non violare i contratti con Gazprom
Saudi Aramco ha chiuso il primo trimestre 2022 con un balzo dell’utile netto dell’82% a 39,5 miliardi di dollari, segnando i risultati più alti dalla quotazione nel 2019 grazie all’aumento dei prezzi e dai volumi di greggio venduti e dal miglioramento dei margini downstream.