Impiantistica (-2,3%) – Bene Salcef (+6,2%) e Webuild (+4,4%) nell’ottava

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un rialzo complessivo del 2,4% a 24.048 punti, in un contesto in cui il sentiment dei mercati resta comunque fragile a causa dei timori che il persistere dell’elevata inflazione porti le banche centrali ad accelerare la stretta monetaria.

A migliorare il sentiment dei mercati hanno contribuito le parole del presidente della Fed Jerome Powell, che ha nuovamente sminuito le probabilità di un intervento più aggressivo sul costo del denaro.

Il chairman ha ribadito che l’istituto di Washington probabilmente alzerà i tassi di interesse di mezzo punto percentuale in ognuna delle prossime due riunioni e che non sta “attivamente considerando” interventi da 75 punti base.

I timori che una stretta monetaria più severa possa rallentare la crescita economica o addirittura provocare una recessione continuano comunque a condizionare i mercati, in un contesto già appesantito dai lockdown in Cina e dalla guerra in Ucraina.

L’indice Ingegneria e Impiantistica ha segnato un -2,3% w/w, rispetto al +0,6% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto in calo Leonardo (-2,2% w/w), con le vendite che hanno colpito anche Prysmian (-5,7% w/w) nonostante i risultati trimestrali superiori alle attese e la previsioni di chiudere il 2022 con risultati nella parte alta della guidance.

Nel segmento delle medie capitalizzazioni bene in particolare Salcef (+6,2% w/w), con gli acquisti che hanno premiato anche Webuild (+4,4% w/w) dopo aver diffuso i dati sugli ordini del 1Q22 ed essersi aggiudicata un contratto da oltre 1 miliardo di euro, da eseguire in consorzio, per la realizzazione del Lotto 3 dell’Autostrada Sibiu-Pitesti in Romania.