Landi Renzo ha chiuso il primo trimestre 2022 con ricavi più che raddoppiati (+101,2%) a 66,9 milioni, grazie al mese di maggio 2021 dei risultati del Gruppo SAFE&CEC, e dal mese di agosto 2021 dei risultati del Gruppo Metatron.
A parità di perimetro, ossia considerando il solo settore Green Transportation, i ricavi consolidati al sarebbero risultati pari a 43,4 milioni, in aumento del 30,4% rispetto al 31 marzo 2021.
L’Ebitda adjusted è salito a 2,7 milioni dagli 0,5 milioni dello scorso anno, con una marginalità al 4% (1,5% nel 1Q21), mentre l’Ebitda, inclusivo di costi non ricorrenti per 0,8 milioni (0,15 milioni nel 1Q21), si è attestato a 1,8 milioni (0,4 milioni nel 1Q21).
L’Ebit è negativo e pari a 2,45 milioni (-2,98 milioni nel 1Q21) dopo aver contabilizzato ammortamenti e riduzioni di valore per 4,3 milioni (3,3 milioni nel 1Q21), di cui 0,98 milioni dovuti all’applicazione dell’IFRS 16 – Leasing (0,55 milioni nel 1Q21).
Il risultato netto di pertinenza del gruppo e dei terzi ha evidenziato una perdita pari a 3,1 milioni, rispetto alla perdita di 4,1 milioni del primo trimestre 2021.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 150,8 milioni dai 133,5 milioni al 31 dicembre 2021.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, nonostante uno scenario geopolitico e macroeconomico internazionale in prevedibile peggioramento, il Management prospetta di raggiungere risultati in crescita per l’esercizio 2022 rispetto al 2021, anche in virtù di alcuni segnali di ripresa provenienti dal canale After Market e di un portafoglio ordini significativo della Business Unit Clean Tech Solutions, guidato dal crescente interesse del mercato nei confronti di soluzioni a biometano ed idrogeno.
Il Management del gruppo ha avviato una serie di misure volte a minimizzare gli impatti derivanti dall’incremento dei costi di alcune commodities, tra cui il gas, e delle eventuali carenze di componenti.