Lindbergh – I ricavi crescono del 50% a 13,65 mln, l’utile netto scende a 0,71 mln nel 2021

Lindbergh ha chiuso il 2021 con ricavi in aumento del 50% a 13,65 milioni, grazie alla crescita registrata da tutte le Business Unit.

In particolare, la BU Network Management ha segnato un +50% a 10,73 milioni, la BU Waste Management un +25% a 2,2 milioni e la nuova BU Warehouse Management ha realizzato ricavi per 0,57 milioni.

L’Ebitda è aumentato del 17% a 2,08 milioni con una marginalità al 15,2% (19,7% nel 2020), mentre l’Ebit è sceso da 1,13 milioni a 1,02 milioni dopo ammortamenti e svalutazioni per 1,064 milioni (0,66 milioni nel 2020).

L’esercizio si è chiuso con un utile netto pari a 0,71 milioni, in calo rispetto agli 0,8 milioni del 2020.

Il consolidamento di Lindbergh France (per il periodo compreso tra settembre e dicembre 2021) ha da un lato incrementato i ricavi consolidati per 2,67 milioni, dall’altro ha avuto un effetto negativo sull’Ebitda per 0,35 milioni e sul risultato d’esercizio consolidato per 0,38 milioni, a fronte della perdita registrata dalla controllata francese nel periodo considerato.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 2,78 milioni dagli 1,77 milioni al 31 dicembre 2020, a causa principalmente all’applicazione dei principi internazionali IAS, che per i leasing e gli affitti prevede di contabilizzare il debito residuo in funzione della durata dei contratti.

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2021 passano da 0,83 milioni del 2020 a 4,13 milioni del 2021, principalmente per effetto dell’aumento di capitale legato all’operazione di quotazione su Euronext Growth Milan.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, la società sottolinea che l’incertezza dovuta al conflitto tra Russia e Ucraina comporterà ancora instabilità in termini di incremento dei prezzi delle materie prime e difficoltà del loro reperimento, inflazione, aumento dei costi energetici (carburanti su tutti) e difficoltà di rapporti economici dell’Italia con la Russia ed i Paesi limitrofi.

L’impatto di questa situazione sul business di Lindbergh, per ora, è limitato alla crescita vertiginosa dei prezzi dei carburanti ed energetici in generale, che nel primo trimestre hanno eroso qualche punto di marginalità. Qualche difficoltà anche nel fronteggiare i tempi di consegna degli autocarri, arrivati quasi ai 12 mesi dall’ordine. In termini invece di giro d’affari, per ora il gruppo non segnala alcun impatto.

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