Mercati – Chiusura contrastata nel Vecchio Continente, Milano a -0,1%

Le borse europee chiudono incerte e Wall Street prosegue in rosso, in un clima appesantito in parte dai dati macro cinesi e dal taglio delle stime di crescita dell’eurozona.

Il Ftse Mib di Milano termina poco sotto la parità (-0,1%) a 24.033 punti. In ordine sparso il Ftse 100 di Londra (+0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), il Dax di Francoforte (-0,5%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%). Oltreoceano, viaggiano in calo Dow Jones (-0,2%), S&P500 (-0,6%) e Nasdaq (-1,3%).

I dati su produzione industriale e vendite al dettaglio in Cina, ai minimi dallo scoppio della pandemia, hanno evidenziato le conseguenze dei lockdown anti-Covid, alimentando i timori per una frenata dell’economia globale.

Nel frattempo, la Commissione europea ha previsto un rallentamento dell’economia dell’eurozona al 2,7% nel 2022 e al 2,3% nel 2023, con un’inflazione in rialzo al 6,1% quest’anno e al 2,7% l’anno prossimo. Il Pil dell’Italia è atteso a +2,4% quest’anno e a +1,9% nel 2023. Goldman Sachs, invece, ha tagliato le previsioni sulla crescita americana al 2,4% (da +2,6%) quest’anno e all’1,6% nel 2023 (da +2,2%).

Dinamiche che alimentano un clima di avversione al rischio, in un contesto caratterizzato dalla guerra in Ucraina, dall’inflazione elevata e dalla prospettiva di una politica monetaria meno accomodante.

Dall’agenda macro, i dati sull’attività manifatturiera dello stato di New York hanno evidenziato la seconda contrazione in tre mesi.

Sul Forex l’euro/dollaro resta in area 1,042 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è stabile a 129,1.

Tra le materie prime scambiano in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1%) a 112,7 dollari e il Wti (+1,5%) a 110,3 dollari, appesantite dai dati macroeconomici deludenti cinesi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 190 punti base, con il rendimento del decennale italiano in risalita al 2,83%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende maggiormente capitalizzate avanzano soprattutto Saipem (+8,1%) e Interpump (+5,1%), in scia ai giudizi positivi degli analisti in seguito alla diffusione dei risultati del primo trimestre 2022. Bene anche Tenaris (+4,3%) mentre arretrano Nexi (-4,7%), Ferrari (-3,5%) e Moncler (-2,2%).