Mercati – Eurolistini in ordine sparso, Piazza Affari sulla parità

Mattinata incerta per le borse europee, dopo i dati macro cinesi sotto le attese e il taglio delle stime di crescita da parte della Commissione europea.

Il Ftse Mib di Milano viaggia poco sopra la parità (+0,1%) in area 24.070 punti. Leggermente positivi anche il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), deboli il Dax di Francoforte (-0,5%) e il Cac 40 di Parigi (-0,4%). In calo anche i futures di Wall Street dopo i guadagni di venerdì, in particolare il derivato sul Nasdaq a -0,6%.

I dati cinesi hanno messo in risalto le conseguenze dei lockdown anti-Covid, frenando la produzione industriale e le vendite al dettaglio sui livelli minimi dallo scoppio della pandemia e alimentando i timori per un rallentamento dell’economia globale.

Il rischio di recessione resta una delle principali preoccupazioni per i mercati e contribuisce al sentiment di avversione al rischio, in un contesto di prezzi elevati e con la prospettiva di una politica monetaria meno accomodante, senza dimenticare la guerra.

Dinamiche che pesano sulle previsioni economiche aggiornate dell’Ue, diffuse in mattinata. Le nuove proiezioni stimano per l’eurozona una crescita del 2,7% nel 2022 e al 2,3% nel 2023, rispetto alle precedenti previsioni rispettivamente pari al 4% e al 2,8%. Per l’inflazione invece è attesa un’accelerazione al 6,1% quest’anno (contro il 3,5% di febbraio) e un successivo ridimensionamento al 2,7% nel 2023. Il Pil dell’Italia è atteso a +2,4% quest’anno e a +1,9% nel 2023, rispetto al 4,1% e al 2,3% di febbraio.

Goldman Sachs, invece, ha tagliato le previsioni sulla crescita americana al 2,4% (da +2,6%) quest’anno e all’1,6% nel 2023 (da +2,2%).

Sul Forex l’euro/dollaro resta in area 1,042 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è poco mosso a 129,4.

Tra le materie prime scambiano in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,7%) a 110,8 dollari e il Wti (-0,6%) a 108 dollari, appesantite dai dati macroeconomici deludenti cinesi.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si amplia a 193 punti base, con il rendimento del decennale italiano in risalita al 2,93%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende maggiormente capitalizzate avanzano soprattutto Interpump (+6,2%), in scia ai giudizi positivi degli analisti in seguito alla diffusione dei risultati del primo trimestre 2022. Bene anche Saipem (+4,8%) e Tenaris (+2,7%) mentre arretrano Nexi (-1,9%), Prysmian (-1,6%) e Stm (-1,5%).