Nel primo trimestre 2022 i ricavi di Saras sono cresciuti dell’81% a 2,95 miliardi, grazie soprattutto al significativo apprezzamento dei principali prodotti petroliferi e all’incremento del prezzo di vendita dell’energia elettrica rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
L’Ebitda reported è passato da 27,1 milioni nel primo trimestre 2021 a 156,3 milioni. Tale incremento è dovuto prevalentemente al miglioramento dei crack del diesel e i cui effetti sono stati in parte compensati da un piano manutentivo più oneroso, da un contesto di mercato più complesso dal punto di vista degli approvvigionamenti della materia prima e dalle disottimizzazioni indotte dalle chiusure del porto nel mese di marzo.
Inoltre, per quanto concerne le dinamiche di prezzo delle commodities sulle rimanenze inventariali oil (al netto dei relativi derivati di copertura) nel primo trimestre del 2022 queste hanno beneficiato di un apprezzamento di 87,8 milioni rispetto ad un apprezzamento di 38,2 realizzato nel medesimo periodo del 2021.
Si segnala che l’Ebitda reported del primo trimestre 2022 ha beneficiato di 16 milioni riconducibili allo sconto fiscale sul costo di acquisto della materia energia ed è stato penalizzato da una riduzione dei ricavi pari a 7,2 milioni per effetto della limitazione della tariffa di vendita applicata sulla produzione eolica pertinente
L’Ebitda comparable si è attestato a 62 milioni, in incremento rispetto alla perdita di 11,2 milioni conseguiti nei primi tre mesi del 2021. Tale risultato, rispetto all’Ebitda reported non include il sopracitato effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude le poste non ricorrenti.
Il Risultato Netto reported di Gruppo è stato pari a 76,6 milioni, rispetto ad una perdita di 23,8 milioni conseguiti nei primi tre mesi dell’esercizio 2021, mentre il risultato netto comparable è stato pari a 13,3 milioni rispetto a una perdita di 47 milioni al 31 marzo 2021. Il Risultato netto reported al momento non include gli impatti della tassazione degli “extraprofitti” in corso di definizione.
Gli investimenti sono stati pari a 24,1 milioni rispetto ai 21,7 milioni nel medesimo periodo del 2021. L’incremento è riconducibile al segmento Industrial & Marketing ed è dovuto alle maggiori attività manutentive realizzate nel 2022.
L’indebitamento finanziario netto, ante effetti dell’applicazione dell’IFRS 16, è aumentato 445,2 milioni (488,8 milioni incluso l’IFRS 16), rispetto ai 453,4 milioni al 31 dicembre 2021. Nel primo trimestre 2022 la gestione operativa ha generato 155,4 milioni, di cui 87,8 milioni riconducibili alle dinamiche di prezzo sugli inventari e relativi derivati di copertura.
La variazione del capitale circolante ha assorbito 121 milioni, prevalentemente da ricondursi agli incrementi del valore degli inventari (riconducibile, sia all’effetto dell’andamento dei prezzi sopra menzionato, sia all’incremento delle quantità stoccate per effetto della chiusura del porto nel mese di marzo).
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, la Società si aspetta di poter conseguire nel 2022 un premio medio annuo rispetto all’EMC Reference margin compreso tra 6 ÷ 7$/bl.
Si ricorda che le assunzioni adottate dalla Società per il budget 2022 prima dello scoppio della crisi ucraina portavano, a fronte delle diverse condizioni di scenario, a considerare un EMC medio nel 2022 pari a circa 1,6$/bl, sulla base del quale il management stimava di conseguire un premio annuo medio del segmento Industrial & Marketing compreso tra 4,0 ÷ 4,5 $/bl.