Ieri il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato un 0,0%, facendo comunque meglio dell’analogo indice europeo (-0,3%) e del Ftse Mib (-0,1%), non risentendo del calo del comparto bancario (-0,6%).
Chiusura in ordine sparso per le borse europee, in scia ai timori per un rallentamento dell’economia globale. Pesano i dati cinesi su produzione industriale e vendite al dettaglio, ai minimi dallo scoppio della pandemia a causa dei lockdown, e la revisione al ribasso delle stime di crescita da parte della Commissione Ue, che prevede un +2,7% nel 2022 e un +2,3% nel 2023, con un’inflazione in rialzo al 6,1% quest’anno e al 2,7% l’anno prossimo.
Il tutto, in un contesto frenato dalla guerra in Ucraina, dall’inflazione elevata e dalla prospettiva di una politica monetaria meno accomodante.
L’euro si mantiene in area 1,04 dollari, mentre lo spread Btp-Bund si attesta a 190 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,7%.
Sul listino principale, denaro in particolare su Azimut (+1,2%), mentre fra le mid vendite su Tamburi (-1,6%) che ha chiuso i primi tre mesi del 2022 con un utile pro forma, determinato considerando le plusvalenze e minusvalenze realizzate e le svalutazioni sugli investimenti in equity, pari a 3,3 milioni.
Dal 9 al 13 maggio 2022 Tamburi Investment Partners ha acquistato 58.339 azioni ordinarie (lo 0,032% del capitale sociale) al prezzo medio ponderato unitario di 8,1237 euro per un controvalore complessivo di 474 mila euro.
Tra le small, in coda Met.Extra Group (-2,7%).