Banche (+1,6%) – Banco Bpm (+3%) e Bper (+2,3%) in luce

Il Ftse Italia Banche termina con un rialzo dell’1,6%, rispetto al +2,4% dell’analogo indice europeo e al +1,1% del Ftse Mib.

Chiusura positiva per le borse europee, con il ritorno della propensione al rischio. Malgrado le persistenti incertezze sull’outlook economico legate all’inflazione, alla guerra e alla stretta monetaria delle banche centrali, gli operatori guardano con ottimismo al calo dei contagi in Cina e ai dati macro sul Pil dell’eurozona e sulle vendite al dettaglio negli Usa.

Focus di giornata anche sugli interventi di alcuni esponenti della Fed, incluso il presidente Jerome Powell, mentre il falco James Bullard ha ribadito che l’inflazione resta la questione più urgente da affrontare.

In Europa, Klaas Knot della Bce non ha escluso un aumento dei tassi di mezzo punto percentuale in caso di peggioramento dell’inflazione, spingendo la moneta unica e affossando i bond. L’euro risale oltre 1,05 dollari, mentre lo spread Btp-Bund si attesta a 191 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,96%.

Tornando al settore creditizio, sul Ftse Mib avanzano in particolare Banco Bpm (+3%) e Bper (+2,3%).

Acquisti anche su Unicredit (+1%). Dalle comunicazioni Consob si apprende che il 6 maggio Parvus Asset Management Europe è diventato uno dei maggiori azionisti dell’istituto con il 5,059% del capitale. Inoltre, la banca ha comunicato di aver acquistato, tra l’11 e il 13 maggio 2022, 12,88 milioni di azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 9,4539 euro per azione per oltre 121,7 milioni.

Fra le Mid Cap chiude in rialzo soprattutto Banca Popolare di Sondrio (+2,2%), poco mosse le Small Cap.