Mercati – Prevale la cautela nel Vecchio Continente, Piazza Affari al palo

Mattinata poco mossa per le borse europee, che faticano a trovare una direzione in un contesto macroeconomico incerto e caratterizzato dai timori di recessione.

Il Ftse Mib di Milano scambia poco sopra la parità (+0,1%) in area 24.330 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (flat) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%), mentre l’Ibex 35 di Madrid avanza dello 0,6%. Deboli i futures su Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq, che preannunciano una partenza sottotono a Wall Street dopo i rialzi della vigilia.

I tentativi di recupero dell’azionario continuano a dimostrarsi fragili, in un clima appesantito dalla prospettiva di una politica monetaria meno accomodante, dalla guerra in Ucraina e dalla recrudescenza del Covid in Cina.

La cautela di oggi deriva anche dai toni da falco utilizzati ieri sera dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Il chairman ha affermato che la banca centrale americana alzerà i tassi di interesse fin quando non ci sarà una prova “chiara e convincente” che l’inflazione stia diminuendo e non esiterà ad aumentarli al di sopra del livello neutrale se necessario.

Ieri, inoltre, il governatore della Banca centrale olandese Klaas Knot ha aperto ad un ritocco al costo del denaro da 50 punti base da parte della Bce, pur rimanendo orientato verso una stretta dello 0,25%.

Intanto, i dati macro dell’eurozona hanno evidenziato un’inflazione stabile al 7,4% ad aprile, mentre in Gran Bretagna i prezzi al consumo sono saliti ai massimi da 40 anni.

Con riferimento alle tensioni geopolitiche, l’amministrazione Biden è pronta a bloccare i pagamenti del debito russo, misura che comporterebbe un possibile default per Mosca.

Sul Forex l’euro/dollaro si deprezza a 1,052 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è in lieve calo a 129,2.

Tra le materie prime accelerano le quotazioni del greggio con il Brent (+1,1%) a 113,2 dollari e il Wti (+1,4%) a 111,2 dollari, aspettando i dati dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 190 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,95%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap scambiano positive soprattutto Prysmian (+3%), Iveco (+2,5%) e Cnh (+1,8%) mentre arretrano Amplifon (-2,2%), Mediobanca (-2,1%) e Diasorin (-1,6%).