Mercati – Previsto avvio cauto per l’Europa dopo parole falco di Powell

Prevista una partenza poco sopra la parità per le borse europee, in un contesto in cui il sentiment dei mercati continua ad essere condizionato dalle preoccupazioni per il rischio di recessione e dalle prossime mosse delle banche centrali.

Chiusura in rialzo ieri a Wall Street, con i principali indici americani trascinata dal recupero del listino tecnologico terminando sui massimi di giornata. Il Nasdaq ha guadagnato il 2,8%, lo S&P 500 il 2% e il Dow Jones l’1,3%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha chiuso in positivo dello 0,9% dopo che il Pil giapponese del primo trimestre ha evidenziato un calo inferiore alle attese, mentre Shanghai e Hong Kong oscillano sulla parità.

I tentativi di recupero dell’azionario globale si stanno dimostrando fragili, in un clima appesantito dai timori per la prospettiva di una politica monetaria meno accomodante, la guerra in Ucraina e la recrudescenza del Covid in Cina.

In attesa oggi della lettura finale dell’inflazione dell’Eurozona ad aprile, il governatore della Banca centrale olandese Klaas Knot ha dichiarato che, se i prezzi continueranno a salire, a luglio servirà una stretta superiore allo 0,25% da parte della Bce.

Negli Usa, invece, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha dichiarato che l’istituto di Washington alzerà i tassi di interesse fino a che non ci sarà una prova “chiara e convincente” che l’inflazione stia diminuendo.

Powell ha assicurato che la Fed non esiterà a superare il livello neutrale se necessario, ritenendo che l’economia americana sia “ben posizionata per sopportare una politica monetaria meno espansiva”.

Charles Evans (Fed di Chicago) ha dichiarato di attendersi che la banca centrale Usa rallenti il ritmo dei rialzi dei tassi a 25 punti base nella seconda parte dell’anno, anticipando che completerà qualsiasi intervento da 50 punti base prima di dicembre.

Per quanto riguarda l’azionario, in programma oggi il Consiglio di amministrazione per l’approvazione dei conti di Generali. Da seguire anche Saipem, che ha annunciato che il 23 maggio procederà al raggruppamento delle azioni ordinarie nel rapporto di 21 nuove azioni ogni 100 azioni esistenti.