Commissione UE – Piano REPowerEU: risparmio energetico, diversificazione approvvigionamento, diffusione rinnovabili

La Commissione europea ha presentato il piano REPowerEU, quale risposta alle difficoltà e perturbazioni del mercato mondiale dell’energia causate dal conflitto Russia-Ucraina.

Per la Commissione la trasformazione del sistema energetico europeo è urgente per due motivi: porre fine alla dipendenza dell’UE dai combustibili fossili della Russia, che costano ai contribuenti europei quasi 100 miliardi all’anno, e affrontare la crisi climatica. Agendo come Unione, l’Europa può affrancarsi più rapidamente dai combustibili fossili russi.

Le misure contenute nel piano REPowerEU possono aiutare a realizzare questa ambizione attraverso il risparmio energetico, la diversificazione dell’approvvigionamento energetico e una più rapida diffusione delle energie rinnovabili per sostituire i combustibili fossili nelle case, nell’industria e nella generazione di energia elettrica.

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), fulcro del piano REPowerEU, sostiene la pianificazione e il finanziamento coordinati delle infrastrutture transfrontaliere e nazionali e i progetti e le riforme nel settore dell’energia.

La Commissione propone di apportare modifiche mirate al regolamento RRF per integrare specifici capitoli REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri (PRR) attualmente esistenti, in aggiunta alle numerose riforme e investimenti già presenti in tali piani. Le raccomandazioni specifiche per paese del semestre europeo 2022 daranno un contributo a questo processo.

Il risparmio energetico è il modo più rapido ed economico di far fronte all’attuale crisi energetica e far diminuire le bollette. La Commissione propone di rafforzare le misure di efficienza energetica a lungo termine, tra cui un aumento dal 9 % al 13 % dell’obiettivo vincolante di efficienza energetica fissato nell’ambito del pacchetto legislativo “Fit for 55” connesso al Green Deal europeo.

La Commissione ha pubblicato una comunicazione sul risparmio energetico che illustra in dettaglio i cambiamenti nei comportamenti che potrebbero ridurre del 5% la domanda di gas e petrolio a breve termine e incoraggia gli Stati membri ad avviare campagne di comunicazione ad hoc rivolte alle famiglie e all’industria. Gli Stati membri sono inoltre invitati ad applicare misure fiscali per favorire il risparmio energetico, come aliquote IVA ridotte sui sistemi di riscaldamento efficienti, l’isolamento degli edifici e gli apparecchi e i prodotti efficienti sotto il profilo energetico. La Commissione definisce inoltre misure di emergenza in caso di grave interruzione dell’approvvigionamento, oltre ad agevolare l’elaborazione di un piano di riduzione della domanda coordinato a livello dell’UE.

L’UE collabora da diversi mesi con partner internazionali per diversificare l’approvvigionamento, ed è riuscita a garantire livelli record di importazioni di GNL e maggiori forniture di gas via gasdotti.

La piattaforma dell’UE per l’energia, di recente creazione, consentirà acquisti comuni volontari di gas, GNL e idrogeno aggregando la domanda, ottimizzando l’uso delle infrastrutture e coordinando i contatti con i fornitori. Successivamente, la Commissione valuterà la possibilità di sviluppare un “meccanismo di acquisto congiunto” che negozi e concluda contratti di acquisto di gas per conto degli Stati membri aderenti. La Commissione prenderà inoltre in considerazione misure legislative che impongano agli Stati membri di diversificare nel tempo l’approvvigionamento di gas.

Nel Mediterraneo e nel Mare del Nord saranno sviluppati importanti corridoi per l’idrogeno. Di fronte all’aggressione della Russia, l’UE sosterrà Ucraina, Moldova, i Balcani occidentali e i paesi del partenariato orientale, insieme ai partner più vulnerabili.

Proseguirà la collaborazione con l’Ucraina per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e il funzionamento del settore energetico, preparando nel contempo la strada agli scambi futuri di energia elettrica e idrogeno e ricostruendo il sistema energetico nel quadro dell’iniziativa REPowerUkraine.

Una massiccia espansione e accelerazione delle energie rinnovabili nella generazione di energia elettrica, nell’industria, nell’edilizia e nei trasporti ci consentirà di conseguire l’indipendenza più in fretta, darà impulso alla transizione verde e abbasserà i prezzi nel tempo.

La Commissione propone di aumentare dal 40% al 45% l’obiettivo principale per il 2030 per le rinnovabili nell’ambito del pacchetto “Fit for 55”. Questa maggiore ambizione generale getterà le basi per altre iniziative, tra cui:

  • strategia dell’UE per l’energia solare volta a raddoppiare la capacità solare fotovoltaica entro il 2025 e installare 600 GW entro il 2030;
  • iniziativa per i pannelli solari sui tetti con l’introduzione graduale di un obbligo giuridico di installare pannelli solari sui nuovi edifici pubblici, commerciali e residenziali;
  • raccomandazione della Commissione per affrontare la lentezza e la complessità delle procedure di autorizzazione per i grandi progetti in materia di rinnovabili;
  • definizione di un obiettivo di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile prodotto internamente e 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile importato entro il 2030;
  • piano di azione per il biometano.