Oil & Gas (-0,2%) – Corre ancora Saras (+6,4%)

Chiusura debole per le borse europee, dopo che i toni più aggressivi del numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, sul contrasto all’inflazione hanno riacceso i timori sul rischio che tassi di interesse più elevati spingano l’economia in recessione.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,9% a 24.085 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,2%, rispetto all’andamento flat corrispondente indice europeo.

In calo le quotazioni del greggio, nonostante il continuo calo delle scorte Usa evidenziato dai dati settimanali Eia e la prospettiva di una domanda più alta in Cina, il maggiore importare di petrolio al mondo.

Il report dell’Energy Information Administration diffuso ieri pomeriggio ha evidenziato una diminuzione dello stock di greggio di circa 3,4 milioni di barili e di circa 4,8 milioni di barili di quello di benzina.

In Asia, invece, gli operatori attendono eventuali segnali sulla possibilità che la Cina decida di allentare le restrizioni anti Covid imposte a Shanghai, ravvivando potenzialmente i consumi di energia.

Tra le big del comparto male in particolare Saipem (-5,1%), con le vendite che hanno colpito anche Tenaris (-0,6%) ed Eni (-0,7%)

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni prosegue il rally di Saras (+6,4%), alla terza seduta consecutiva in forte rialzo dopo la diffusione dei risultati trimestrali lunedì, mentre ha chiuso in ribasso Maire Tenicmont (-1,3%).