Portobello – Prosegue anche nel 2022 l’espansione della rete commerciale

Portobello chiude il 2021 con ricavi in crescita a 85,4 milioni (+36%), un Ebitda in progresso a 16,5 milioni (+52%) e un utile a 8,8 milioni (+48%). Per l’esercizio in corso il management non fornisce indicazioni, anche se, come afferma Roberto Panfili, Co-fondatore e COO di Portobello, “proseguiremo speditamente con il nostro piano di espansione della rete commerciale in tutta Italia nonostante le difficoltà congiunturali dettate dalla pandemia e dall’attuale conflitto russo-ucraino”.

Modello di business

Portobello, proprietaria dell’omonima catena retail, si occupa della vendita di spazi pubblicitari di proprietà o acquistati da terzi a fronte di un corrispettivo monetario o tramite il sistema del “barter” e nella vendita di prodotti di qualità a prezzi accessibili.

I prodotti, acquisiti in cambio merce o direttamente dai fornitori, sono distribuiti tramite punti vendita diretti e in franchising, il portale www.portobelloclub.com e i Marketplace. Quello che non viene venduto attraverso questi canali è ceduto ad altri rivenditori. Nell’ultimo triennio la società ha ampliato la rete di vendita diretta raggiungendo a fine 2021 una superfice complessiva  di circa 13.000 mq.

Il gruppo opera sul territorio nazionale attraverso le business unit verticalmente integrate: Media & Advertising, Retail (B2C), B2B.

Portobello inoltre edita diversi periodici che spaziano dal mondo del gossip, della cucina, della famiglia fino ad arrivare al fashion femminile e alla cronaca e detiene circa il 20% di Sae Sardegna Srl  (Gruppo Sae-Sapere Aude Editori). Quest’ultimo, edita i quotidiani Il Tirreno, La Nuova Ferrara, Gazzetta di Modena e Gazzetta di Reggio a cui si è di recente aggiunto La Nuova Sardegna.

 

Ultimi avvenimenti

Proseguendo nello sviluppo della rete commerciale e della brand awareness, tra febbraio e aprile, Portobello ha inaugurato tre maxistore in Emilia Romagna, rispettivamente all’interno dei Centri Commerciali “Centroborgo” a Bologna, “I Malatesta” a Rimini “Il Belgioioso” a Carpi. Tutti dispongono di ampi parcheggi, aree ristorazione, un ipermercato e molti altri servizi.

A sostegno del piano di investimenti, nei primi mesi del 2022, Portobello ha sottoscritto due importanti accordi di finanziamento per complessivi 5 milioni ciascuno. Il primo  a fine gennaio con Deutsche Bank volto a finanziare l’apertura di nuovi store per uno spazio complessivo di circa 5.000 mq (corrispondenti a 20 negozi standard). Il secondo contratto è stato invece sottoscritto il 24 marzo con un primario istituto di credito italiano, avendo la società stipulato accordi per l’apertura di nuovi store per uno spazio complessivo di circa 5.800 mq (equivalenti a circa 23 negozi standard). Le aperture saranno concentrate presso i centri commerciali ad alto traffico sul territorio nazionale al fine di raggiungere un maggior numero di clienti.

Risale invece a febbraio 2021 la costituzione di PB Retail Srl, controllata al 51%, attraverso la quale è stato avviato il progetto franchising.

Conto economico

 La società presenta nel 2021 il primo bilancio consolidato a seguito della costituzione (febbraio 2021) di PB Retail Srl  (operativa dal 1° luglio). Pertanto, il confronto viene effettuato con il bilancio civilistico 2020.

Premesso ciò, il 2021 registra una crescita a doppia cifra dei ricavi, saliti a 85,5 milioni (+36%) grazie al contributo della divisione Media (+26,7%), al balzo della divisione Retail ( (+104,6%), ma anche al buon andamento della divisione B2B (+38,5%).

Più che proporzionale lo sviluppo dell’Ebitda a 16,5 milioni (+52%), con una marginalità salita al 19,3%  rispetto al 17,3% dello scorso esercizio, grazie ad un modello di business integrato, all’attenta gestione dell’invenduto, ma anche ad economie di scala.

L’Ebit sale poi del 61,9% a 13,9 milioni, dopo ammortamenti aumentati a 2,6 milioni (+15%).

La performance è stata in parte assorbita da oneri finanziari netti, saliti a 0,9 milioni (0,3 milioni nel 2020) e  da una maggiore imposizione fiscale, con un tax rate aumentato al 32,3% dal 28,1% di un anno prima.

Il periodo si chiude con un utile netto salito del 48% a 8,8 milioni.

Breakdown Ricavi

Il fatturato del canale Media (64% del totale) ha registrato un incremento del 27% a 54,6 milioni. Un andamento ascrivibile al modello di business che consente ai clienti inserzionisti di condurre campagne pubblicitarie senza esborso di danaro ma tramite  la permuta di merci. Questo comporta loro un beneficio in termini di liquidità e permette di alleggerire le scorte in magazzino. Inoltre, tali aziende, possono usufruire del bonus pubblicità fino al 50% dell’investimento pubblicitario effettuato nel 2021.

Il canale Retail ha più che raddoppiato il proprio giro d’affari a 11,5 milioni, principalmente grazie alle nuove aperture e al consolidamento della clientela dei negozi aperti nel corso del 2020.

Rilevante anche la performance del canale B2B (+39% a 19,4 milioni), sostenuta dall’incremento dei contratti di permuta e dalla capacità di Portobello nel cogliere le opportunità di monetizzare gli stock senza perdita di marginalità.

Stato patrimoniale

Il patrimonio netto mostra un forte rafforzamento grazie agli utili conseguiti nell’anno e all’aumento di capitale per complessivi 9,9 milioni concluso a giugno 2021.

L’indebitamento finanziario netto sale a 17,3 milioni (13,9 milioni nel 2020) per gli investimenti sostenuti nell’anno pari a 5,9 milioni e indirizzati all’apertura di nuovi punti vendita, alla revisione della logistica, ad  acquisizioni e all’ampliamento della comunicazione su tutto il territorio italiano.

Ratio

Patrimonializzazione e capacità di rimborso del debito permangono solide e in ulteriore miglioramento. Particolarmente contenuti, infatti, sia l’indicatore di rimborso del debito, pari a 1,05x (1,28x nel 2020) sia il quoziente di indebitamento a 0,49x (0,86x nel 2020).

Permane di buon livello anche l’indice di redditività del patrimonio netto, seppure passato dal 36,9% al 25,2% in relazione dell’aumento di capitale effettuato.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per il prossimo futuro, Roberto Panfili, Co-fondatore e COO di Portobello, ha dichiarato: “Nonostante le difficoltà congiunturali dettate dalla pandemia e dall’attuale conflitto russo-ucraino, nel corso del 2022 saremo in grado di proseguire speditamente con il nostro piano di espansione capillare della rete commerciale in tutta Italia, obiettivo principale del nostro piano di sviluppo strategico”. A fine 2021 la catena di negozi ha raggiunto una superficie di circa 13.000 mq “ai quali si aggiungeranno le nuove aperture nel 2022, già contrattualizzate, che porteranno la Società a circa 24.000 mq (pari a circa 96 negozi del formato standard di 250 mq)”.

Outlook

Alla luce dei positivi risultati realizzati nell’esercizio 2021, Integrae Sim (Euronext Growth Advisor) nello studio del 25 marzo, migliora le stime sia per l’anno in corso che per gli anni a venire.

Nel 2022 il valore della produzione è atteso  a 140 milioni (88,2 milioni nel 2021), per poi salire a 180 milioni e a 215 milioni rispettivamente nel 2023 e 2024 (Cagr 21-24E: +34,5%). L’Ebitda dovrebbe attestarsi a 25 milioni (16,5 milioni nel 2021) per salire a 43 milioni nel 2024 (34 milioni nel 2023), con il relativo margine in progressiva crescita fino ad attestarsi al 20% a fine periodo previsionale. L’utile netto è atteso a 14 milioni nel 2022 (8,8 milioni nel 2021) e a 20 milioni circa nel 2023, per portarsi a 25,8 milioni nel 2024.

L’indebitamento finanziario netto è stimato in progressivo calo nel biennio 2022-2023, per virare in positivo a 7 milioni nel 2024. Nel periodo, gli esperti prevedo investimenti complessivi di circa 22 milioni per finanziare la  crescita e le aperture attese nel prossimo triennio.

Borsa

Negli ultimi 12 mesi il titolo ha lasciato sul terreno il 34%, a fronte del Ftse Italia Growth in rialzo del 7 per cento. Nel periodo considerato, il 20 maggio 2021 le azioni hanno toccato un massimo di 51,40 euro, mentre il 7 marzo scorso hanno riportato il minimo a 27,20 euro.

Il calo delle quotazioni negli ultimi mesi segue l’andamento del mercato, che sconta una maggiore volatilità legata all’aumento dell’inflazione e all’incertezza che deriva dai timori di un rallentamento dell’economia.

Il titolo oggi viaggia in area 32,60 euro, un prezzo che risulta comunque ben al di sotto del target price indicato dagli analisti di Integrae Sim il 25 marzo scorso, pari a 85 euro.

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