Ieri il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato un -1,2%, al di sotto dell’analogo indice europeo (-0,8%) e del Ftse Mib (-0,9%), non beneficiando del rialzo del comparto bancario (+0,5%).
Chiusura in calo per le borse europee, complici le persistenti incertezze sull’outlook economico che ostacolano i tentativi di recupero dell’azionario. Ad appesantire il sentiment sono sempre le prospettive di una politica monetaria meno accomodante per contrastare l’inflazione, la guerra in Ucraina e la recrudescenza del Covid in Cina.
Jerome Powell ha dichiarato che la Fed alzerà i tassi di interesse fin quando non ci sarà una prova “chiara e convincente” che l’inflazione stia diminuendo, mentre in Europa si valuta la possibilità di una svolta restrittiva da parte della Bce dopo l’apertura dell’olandese Klaas Knot ad un ritocco da 50 punti base.
Intanto, i dati macro continuano a evidenziare prezzi al consumo su livelli record in Gran Bretagna e nell’eurozona, con l’indice Cpi stabile al 7,4% ad aprile. L’euro oscilla in area 1,05 dollari, mentre lo spread Btp-Bund resta sopra i 190 punti base, con il rendimento del decennale italiano oltre il 2,9%.
Sul listino principale, tra le vendite diffuse tiene Azimut (-0,1%).
Tra i titoli a media e piccola capitalizzazione fanno meglio Banca Ifis (+1,1%) e Gequity (+2,3%).