Tesla è stata rimossa dallo S&P 500 ESG, un paniere che replica l’indice principale di Wall Street quanto ai settori industriali, ma selezionando le società più in linea con i criteri ambientali, sociali e di governance generalmente riconosciuti sul mercato.
L’agenzia ha dichiarato che gli standard ESG del costruttore di auto elettriche sono rimasti stabili negli ultimi anni, perdendo però posizioni nel ranking a scapito del miglioramento dei peer globali.
Tra le critiche mosse a Tesla figura la mancanza di un piano di decarbonizzazione. Se da un lato la società ha risolto il problema delle emissioni delle auto in movimento, dall’altro resta quello dell’inquinamento dei componenti necessari a produrre e ad alimentare le vetture a batteria.
S&P rimarca poi la mancanza di un codice di condotta aziendale, che stabilisca le procedure per una segnalazione trasparente delle violazioni e del verificarsi di casi di corruzione e concussione e pratiche anticoncorrenziali.
Infine, l’agenzia sottolinea la gestione delle inchieste connesse agli incidenti mortali occorsi a proprietari di Tesla mentre utilizzavano la funzione di guida autonoma, con i conseguenti rischi reputazionali e regolatori.