Mercati asiatici – Decisione PBOC migliora il sentiment, denaro sulle principali piazze

Seduta positiva per le principali piazze finanziarie asiatiche dopo la decisione della PBOC di tagliare il “five-year loan prime rate” che aiuterà la domanda di prestiti a imprese e privati.

Il sentiment ha beneficiato della decisione riguardante il tasso primario di prestito quinquennale (costo ridotto di 15 punti base) in un contesto di mercato che risente ancora dei blocchi Covid e dal crollo immobiliare osservato in Cina.

In Giappone, l’agenda macro ha visto la diffusione dell’indice dei prezzi al consumo di aprile aumentato del 2,5% su base annua, in linea con le attese degli analisti, dopo il +1,2% di marzo. Al netto dei prezzi relativi a cibi freschi e alle componenti più volatili, l’indicatore ha messo in evidenza un progresso del 2,1% (consensus +2,1%), dopo il +0,8% di marzo.

La pressione inflazionistica e la recessione economica continuano a rappresentare il principale spettro per l’economia mondiale. Timori alimentati anche dai segnali provenienti dai conti di alcuni colossi del commercio, tra cui Target Corporation.

Nel frattempo Esther George, Presidente della FED di Kansas City, si è soffermata sulle pressioni inflazionistiche, non smorzando i toni da falco della banca centrale statunitense. Sempre negli USA, il senato ha approvato un pacchetto da oltre 40 miliardi di dollari di aiuti per l’Ucraina.

Sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,0586 e il dollaro/yen a 127,83. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-0,7%) a 111,25 dollari e il Wti (-0,9%) a 108,91 dollari al barile. Oro a 1.844 dollari l’oncia (+0,2%).

Tornando ai listini asiatici, Cina positiva con Shangai a +1,4% e Shenzen a +1,4%. Hong Kong a +2,2%

In Giappone, Nikkei e Topix avanzano rispettivamente dell’1,3% e dello 0,9%.

Il tutto dopo la seguente chiusura in calo a Wall Street: Dow Jones -0,7%, S&P500 -0,6% e Nasdaq -0,3%