Oil & Gas (-0,5%) – Rimbalzo di Saipem (+2,2%)

Chiusura debole per le borse europee, che hanno però recuperato parte delle perdite nel finale dopo essere state penalizzate dai rinnovati timori per la tenuta della crescita economica e per il rialzo dell’inflazione, esacerbati dal conflitto in Ucraina.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,1% a 24.065 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,5%, rispetto al -0,8% del corrispondente indice europeo.

Volatili le quotazioni del greggio, tra le preoccupazioni che un rallentamento della crescita economica possa frenare la domanda di petrolio e la prospettiva di una ripresa delle esportazioni della Russia.

Mentre l’Unione europea sta lavorando a un embargo sulle importazioni di petrolio russo, il vice primo ministro russo Alexander Novak ha dichiarato che Mosca invierà il petrolio rifiutato dai Paesi europei in Asia e in altre regioni.

Novak ha affermato che la produzione petrolifera russa è stata inferiore di circa 1 milione di barili al giorno ad aprile, ma è aumentata di 200.000 barili al giorno fino a 300.000 barili al giorno a maggio, con ulteriori volumi che dovrebbero essere ripristinati il mese prossimo.

Novak ha anche assicurato che le esportazioni di petrolio russo si stanno riprendendo gradualmente e che, nonostante lo shock, il settore energetico della nazione non è in crisi.

L’outlook della domanda di greggio è appesantito, inoltre, dalle difficoltà della Cina a contenere la nuova ondata della pandemia. Mentre Shanghai sta cominciando a venir fuori dal lockdown, nuovi focali del virus sono emersi in altre città, tra cui Pechino.

Tra le big del comparto in ribasso Eni (-0,3%), con le vendite che hanno colpito in particolare anche Tenaris (-2,6%). Rimbalzo di Saipem (+2,2%).

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni ancora positiva Saras (+1,3%), dopo il rally delle tre sedute precedenti in scia alla diffusione dei risultati trimestrali lunedì.