Banche (+1,2%) – Banco Bpm (+2,2%) e su Unicredit (+2,5%) in vetta nell’ottava

Nelle sedute dal 16 al 20 maggio il Ftse Italia Banche ha realizzato un guadagno dell’1,2%, a fronte del +1,6% dell’analogo indice europeo e del +0,2% messo a segno dal Ftse Mib.

Ottava volatile per le borse europee, a causa delle persistenti preoccupazioni legate all’inflazione, ai lockdown in Cina, alla guerra in Ucraina e alle prossime mosse delle banche centrali, con lo spettro di una recessione.

A ridare un po’ di fiducia ha contribuito la decisione della banca centrale cinese di tagliare i tassi sui prestiti a cinque anni per supportare l’economia del Paese.

Intanto la Commissione Ue ha rivisto al ribasso le stime di crescita prevedendo un +2,7% nel 2022 e un +2,3% nel 2023, con un’inflazione in rialzo al 6,1% quest’anno e al 2,7% l’anno prossimo.

L’euro/dollaro è risalito in area 1,055 dollari, mentre lo spread Btp-Bund si è riavvicinato ai 200 bp, con il rendimento del decennale italiano in area 3%.

Tra le aziende più capitalizzate, acquisti su Banco Bpm (+2,2%) e su Unicredit (+2,5%), realizzi invece su Mediobanca (-4,3%). Dalle comunicazioni Consob si apprende che il 6 maggio Parvus Asset Management Europe è diventato uno dei maggiori azionisti dell’istituto di Gae Aulenti con il 5,059% del capitale.

Inoltre, la banca ha comunicato di aver acquistato, tra l’11 e il 13 maggio 2022, 12,88 milioni di azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 9,4539 euro per azione per oltre 121,7 milioni.

Bper (+0,3%) ha concesso a Nexi un’ulteriore estensione al 31 maggio dal 15 maggio del periodo per lo svolgimento di trattative in esclusiva nell’ambito di un progetto di potenziale strutturazione e revisione di alcuni accordi commerciali in essere.

Fra le Mid Cap, vendite su CVredem (-6,3%), contrastate le Small Cap.