Mercati asiatici – Seduta perlopiù positiva, bene il Giappone ma giù Hong Kong

Seduta perlopiù positiva per le principali piazze finanziarie asiatiche, dopo che Wall Street ha chiuso ribasso l’ultima giornata della scorsa ottava.

Gli investitori stanno aspettando i verbali dell’ultima riunione sulla definizione delle politiche della Federal Reserve e gli aggiornamenti sui prezzi al consumo, previsti per la fine di questa settimana.

I verbali dell’ultimo incontro della Fed sulla fissazione dei tassi forniranno ai mercati una visione sul percorso di inasprimento della banca centrale statunitense. Il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha affermato che la banca centrale dovrebbe anticipare una serie aggressiva di aumenti dei tassi per spingere i tassi al 3,5% alla fine dell’anno, il che, in caso di successo, spingerebbe verso il basso l’inflazione e potrebbe portare a un allentamento nel 2023 o nel 2024.

L’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse, la guerra in Ucraina e il rallentamento dell’economia cinese stanno tutti spingendo i titoli e aumentando i timori per una possibile recessione degli Stati Uniti.

La visita del presidente Joe Biden in Giappone e Corea del Sud avrebbe dovuto portare al lancio di un’iniziativa statunitense sulla cooperazione economica e la sicurezza, l’Indo-Pacific Economic Framework. La Casa Bianca ha affermato che aiuterà gli Stati Uniti e le economie asiatiche a lavorare più da vicino su questioni come le catene di approvvigionamento, il commercio digitale, l’energia pulita, la protezione dei lavoratori e gli sforzi contro la corruzione. Tuttavia, i dettagli devono ancora essere negoziati tra i paesi membri, il che rende poco chiaro come il quadro possa aiutare lavoratori e imprese statunitensi, servendo anche gli interessi dei paesi partner.

Intanto, Pechino ha riportato un numero record di casi di Covid, facendo rivivere le preoccupazioni per un blocco. La stretta adesione della Cina a Covid Zero ha soffocato la crescita economica e ha spinto le banche la scorsa settimana a tagliare un tasso di interesse chiave per i prestiti a lungo termine di un importo record. Tuttavia, il tasso primario di prestito a un anno – il tasso di prestito di riferimento de facto – è stato mantenuto invariato.

Il dollaro australiano ha guadagnato dopo che le elezioni del fine settimana il partito di opposizione di centrosinistra australiano ha rovesciato il governo conservatore dopo quasi un decennio al potere.

Rimanendo sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,060 e il dollaro/yen a 127,77. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 110,75 dollari e il Wti (+0,7%) a 110,09 dollari al barile. Oro a 1.852 dollari l’oncia (+0,6%).

Tornando ai listini asiatici, Cina cauta con Shangai a 0,0% e Shenzen a +0,4%. Giù invece Hong Kong a -1%

In Giappone, Nikkei e Topix avanzano entrambi dello 0,8%.

Il tutto dopo la seguente chiusura di venerdì a Wall Street: Dow Jones (-2,9%), S&P500 (-3%), Nasdaq (-3,8%).