Infrastrutture (-1,7%) – Stacco cedola per Atlantia e Inwit

Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha ceduto l’1,7%, contro il +1% corrispondente indice settoriale europeo e il +0,2% del FTSE MIB.

La volatilità resta elevata a causa delle incertezze legati all’inflazione, l’inasprimento della politica monetaria delle principali banche centrali, l’evoluzione della pandemia in Cina e il conflitto in Ucraina. In settimana gli operatori valuteranno le minute della Fed per eventuali indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale statunitense. James Bullard della Fed di St. Louis spinge per portare i tassi al 3,5% entro fine anno per contenere l’inflazione, con un possibile allentamento nel 2023 o 2024. A risollevare parzialmente il sentiment hanno contribuito le parole di Joe Biden sulla possibile revisione delle tariffe imposte dal suo predecessore Trump nei confronti della Cina. Il presidente americano ha anche affermato che le forze armate statunitensi difenderanno Taiwan da qualsiasi attacco cinese e che diversi Paesi indo-pacifici si uniranno agli Usa in una vasta iniziativa economica per contrastare la prima potenza asiatica.

Spostando il focus sulle performance, positive ENAV (+1,5%)  e FNM (+0,4%) in testa al comparto. Le due big, Atlantia (-2,1%) e Inwit (-1,5%), hanno staccato la cedola rispettivamente da 0,74 euro e 0,3225 euro. Giornata all’insegna dello stacco dividendo anche per Rai Way (-2,7%).