Apertura in ribasso per le borse europee, in clima ancora appesantito dalle preoccupazioni per il rischio di recessione e per la prospettiva di una politica monetaria meno accomodante, in attesa oggi della lettura degli indici Pmi.
A Milano il Ftse Mib cede l’1% in area 23.900 punti. In calo anche il Dax di Francoforte (-1%), il Cac 40 di Parigi (-1%), il Ftse 100 di Londra (-0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%).
In rosso i future di Wall Street, con il derivato sul Nasdaq che cede oltre il 2% complice il crollo in after hour di oltre il 30% di Snap, trascinando al ribasso diversi altri titoli del settore come Meta Platform.
La società ha messo in guardia sul deterioramento delle tendenze macroeconomiche spiegando che è improbabile che il gruppo raggiungerà le previsioni su ricavi e utili per il secondo trimestre.
Sui mercati permane un contesto caratterizzato dalla volatilità, con gli operatori che continuano a valutare gli effetti dell’outlook della politica monetaria, dell’elevata inflazione e delle politiche anti-Covid in Cina sull’economia globale.
Le minute dell’ultima riunione del Fomc in uscita questa settimana forniranno agli investitori maggiori indicazioni sul ritmo dei rialzi dei tassi di interesse negli Stati Uniti nei prossimi mesi.
Il presidente della Fed di Kansas City, Esther George, ha dichiarato di attendersi un incremento del costo del denaro del 2% entro agosto, con eventuali ulteriori interventi che dipenderanno da un raffreddamento dell’inflazione.
In Europa, invece, il presidente della Bce Christine Lagarde ha aperto all’uscita dei tassi sottozero per la fine del terzo trimestre, con una prima stretta a luglio e una seconda a settembre dopo la fine degli acquisti netti di titoli nell’ambito dell’App a giugno.
Intanto, gli operatori valutano se i nuovi stimoli in arrivo in Cina riusciranno a contrastare l’impatto dei lockdown sull’economia, mentre diverse banche di investimento hanno tagliato le previsioni sul Pil di Pechino di quest’anno.
Sul fronte macro l’agenda di oggi prevede la lettura preliminare di maggio degli indici Pmi manifatturiero, servizi e composito di Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 1,067 e il dollaro/yen a 127,5. Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,3%) a 109,3 dollari e il Wti (-1,3%) a 108,8 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 203 punti base con il rendimento del decennale italiano sopra la soglia del 3%, sui massimi da novembre 2018.
Tornando a Piazza Affari, in rosso tutti i titoli del Ftse Mib, guidati da Telecom Italia (-1,8%), Nexi (-1,8%), Enel (-1,7%), Unicredit (-1,7%) e Tenaris (-1,6%).