Mercati – Mattinata in ribasso per l’Europa, Milano a -0,8%

Mattinata in ribasso per le principali borse del Vecchio Continente con il FTSE MIB di Milano che, intorno alle ore 11:50, lascia sul terreno lo 0,8% in area 23.948 punti. Il Dax di Francoforte cede lo 0,9%, il Cac40 di Parigi l’1,2%, l’Ibex35 di Madrid lo 0,3% e il FTSE100 di Londra lo 0,3%.

Il sentiment continua ad essere influenzato dal rischio recessione e dalla prospettiva di una politica monetaria meno accomodante. Preoccupazioni inasprite anche dal profit warning lanciato da Snap che ha trascinato al ribasso il comparto tecnologico-social network nell’after market statunitense.

La società guidata da Evan Spiegel ha messo in guardia il mercato sul deterioramento delle tendenze macroeconomiche, dichiarando improbabile il raggiungimento delle previsioni su ricavi e utili per il secondo trimestre.

La volatilità resta centrale nell’attuale contesto di mercato che vede gli operatori valutare l’evoluzione della politica monetaria. Saranno diffuse domani le minute dell’ultima riunione del Fomc, da cui potranno emergere maggiori indicazioni sul ritmo dei rialzi dei tassi di interesse negli Stati Uniti nei prossimi mesi.

Le proiezioni di Ester George, Presidente della Fed di Kansas City, indicano un incremento del costo del denaro del 2% entro agosto, mente ulteriori interventi saranno collegati all’andamento dell’inflazione nei prossimi mesi. In Europa, Christine Lagarde, Presidente della Bce, ha aperto all’uscita dei tassi sottozero per la fine del terzo trimestre, con una prima stretta a luglio e una seconda a settembre.

Per quanto riguarda le prospettive di recessione, la lettura degli indici PMI preliminari di maggio dell’Eurozona hanno confermato un rallentamento dell’economia, scendendo rispetto ad aprile oltre le attese degli analisti che si aspettavano una contrazione minore. Il PMI manifatturiero è calato a 54,4 punti (consensus 54,7 punti; 55,5 punti aprile) e il PMI servizi a 56,3 punti (consensus 57,4 punti; 57,7 punti aprile). I dati restano tuttavia ancora sopra la soglia dei 50 punti che separa crescita da recessione.

In Germania, prima economia in Europa, il PMI manifatturiero è aumentato invece a 54,7 punti, superando le attese (54 punti), dopo i 54,6 punti di aprile. PMI servizi invece in discesa a 56,3 punti (consensus 57,1 punti; 57,6 punti aprile).

Sul Forex, il cambio euro dollaro sale a 1,0711 e il cambio dollaro yen scende a 127,31. Tra le materie prime, le prospettive di recessione pesano sulle quotazioni del greggio, con il Brent (-0,5%) a 110,28 dollari e il Wti (-0,4%) a 109,9 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è in area 201 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3%.

Tornando a Piazza Affari, denaro su BPER (+1,3%), Banco BPM (+1,3%) e Inwit (+0,9%). Lettera su Moncler (-2,5%), Pirelli (-2,7%) e Amplifon (-2,9%).