Mercati Usa – Apertura negativa, Nasdaq a -1,6%

Partenza negativa a Wall Street, con il settore tecnologico appesantito dal profit warning lanciato da Snap che ha alimentato i timori sui rischi per la crescita economica. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede l’1,6%, lo S&P 500 lo 0,9% e il Dow Jones lo 0,4%.

La società crolla di oltre il 35% in avvio, dopo aver messo in guardia sul deterioramento delle tendenze macroeconomiche spiegando che è improbabile che il gruppo raggiungerà le previsioni su ricavi e utili per il secondo trimestre.

Lo S&P 500, invece, torna a scendere proprio quando stava cominciando a recuperare dall’orlo di un bear market in cui era scivolato tra le preoccupazioni per le conseguenze della stretta monetaria della Federal Reserve.

Sui mercati permane un contesto caratterizzato dalla volatilità, con gli operatori che continuano a valutare gli effetti dell’outlook della politica monetaria, dell’elevata inflazione e delle politiche anti-Covid in Cina sull’economia globale.

Le minute dell’ultima riunione del Fomc in uscita questa settimana forniranno agli investitori maggiori indicazioni sul ritmo dei rialzi dei tassi di interesse negli Stati Uniti nei prossimi mesi.

Intanto sul Forex il dollaro/yen arretra a 127,2 mentre l’euro/dollaro risale sopra quota 1,07, dopo che il presidente della Bce Christine Lagarde ha aperto all’uscita dei tassi sottozero per la fine del terzo trimestre rigettando l’idea che l’Eurozona si avvii verso una recessione.

Tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 111 dollari e il Wti (-0,1%) a 110,2 dollari, dopo che diverse banche di investimento hanno tagliato le previsioni sulla crescita del Pil cinese.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano scende di circa cinque punti base al 2,81% e quello del biennale di circa quattro punti base al 2,58%.