Mercati Usa – Dimezzano le perdite con un rally finale

Wall Street gestisce un’altra seduta complicata con una partenza negativa ed un successivo avvitamento che riporta gli indici ai livelli di venerdì scorso, annullando il progresso di inizio settimana.

Quando il Nasdaq si avvicina agli 11.000 punti cedendo quattro punti percentuali, il mercato ha una reazione di orgoglio e trascorre la seconda metà della seduta impegnandosi in un discreto recupero.

Il bilancio finale evidenzia il Dow Jones addirittura in lieve guadagno (+0,2%), lo S&P500 in calo dello 0,8%, il Russell 2000 dell’1,6% ed il Nasdaq ancora in pesante rosso (-2,3%).

L’ennesima discesa è stata provocata dal crollo di Snapchat (-43%) e dalla pubblicazione di dati macro economici assai deludenti.

Bagno di sangue per molte società a larga capitalizzazione tra le quali Facebook (-7,4%), Tesla (-7%), Google (-5%), Nvidia e AMD (-4%), Amazon (-3,2%) la quale incomincia ad intravedere la soglia psicologica dei 2.000 dollari.

VIX (+3%) in rialzo di un punto a 29,45.

Sul mercato obbligazionario si assiste ad un forte ribasso dei rendimenti di nove punti base sulla scadenza governativa decennale al 2,75%, in una sorta di “flight to safety” verso investimenti meno rischiosi.

Giornata un po’ più vivace per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – con il metallo nobile che guadagna qualche frazione di punto percentuale e l’argento che risale oltre l’uno per cento riuscendo a chiudere al di sopra dei 22 dollari al barile.

Tra le altre materie prime, il petrolio termina invariato ma sempre al di sopra dei 110 dollari al barile.

Sul mercato valutario il dollaro accentua la sua fase di debolezza scivolando fino a 1,072 nei confronti della moneta unica, dello yen giapponese a 127 e mettendo a segno un nuovo minimo rispetto al rublo russo a 56,8.