Ad aprile, l’industria del risparmio gestito ha registrato una raccolta netta negativa per circa 2 miliardi (-0,9 miliardi a marzo 2022).
A pesare sulla raccolta netta complessiva del mese è il dato sulle gestioni di portafoglio istituzionali (-4,3 miliardi), influenzato da una serie di operazioni infragruppo su alcune partecipazioni strategiche, avvenute nel periodo.
Ad aprile i fondi aperti mettono a segno il 25esimo mese consecutivo di raccolta positiva, con flussi netti per 1,6 miliardi (2,2 miliardi a marzo 2022), cifra che porta l’ammontare sottoscritto da inizio anno per questa categoria a +14,3 miliardi.
Al loro interno, lo spaccato dei dati conferma ancora una volta che la preferenza dei sottoscrittori italiani per i fondi azionari (+2,2 miliardi) e bilanciati (+1,2 miliardi) non è stata intaccata dall’incertezza dello scenario di mercato e geopolitico.
A fine aprile, il patrimonio gestito ammonta a 2.427 miliardi, per l’effetto combinato della raccolta e della flessione dei mercati, che l’Ufficio studi Assogestioni quantifica in circa -2,3%.
La quota prevalente degli asset, 1.284 miliardi (pari al 52,9% del totale), è impiegata in fondi aperti e chiusi, mentre le gestioni di portafoglio equivalgono a 1.144 miliardi (47,1% del totale).