Fenix Entertainment ha chiuso il 2021 con un valore della produzione consolidato pari a 43,9 milioni (vs 16,2 milioni del 2020).
I ricavi sono ammontati a 21,2 milioni (+224% a/a), al cui interno i proventi per campagne di pubblicità e marketing sono saliti a 4,4 milioni (+48% a/a). I ricavi da produzioni cinematografiche sono aumentati a 14,5 milioni da 2 milioni del 2020, mentre l’area musica ha realizzato ricavi per 0,5 milioni sostanzialmente in linea con l’anno precedente.
Il valore della produzione include anche 22,5 milioni di incrementi delle immobilizzazioni (9,7 milioni nel 2020), ovvero costi sospesi per produzioni al 31 dicembre ancora in fase di ultimazione, e per 1,2 milioni da altri ricavi e proventi relativi a diritti e royalty maturate sugli artisti e le produzioni commercializzate nell’esercizio.
L’Ebitda è raddoppiato a circa 7 milioni, mentre l’Ebit è sceso del 50% a 1,5 milioni (vs 3 milioni nel 2020), scontando l’impatto degli ammortamenti per 5,5 milioni (vs 0,4 milioni nel 2020).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 0,5 milioni (-75%) rispetto a 2,1 milioni nel 2020.
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2021 il gruppo presenta un indebitamento finanziario netto di 14,1 milioni, aumentato rispetto a 3 milioni a fine anno 2020. Tale aumento è ascrivibile, in particolare, al debito finanziario maturato nei confronti di Andrea Di Nardo, per l’acquisto del 60% di Laser S. Film e Laser Digital per 4,2 milioni, oltre al debito
netto di suddette società Laser S e Laser Digital per 2,8 milioni.
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