S&P ha confermato i rating di credito degli emittenti a lungo e a breve termine BBB+/A-2 su Enel con outlook stabile.
L’agenzia di rating, che si basa su una “previsione di ripresa oltre il 2022”, evidenzia come “le azioni manageriali relative alla gestione del debito contribuiranno ulteriormente a mitigare il difficile contesto energetico”.
Il debito rettificato da S&P Global Ratings sarà sostanzialmente lo stesso nel 2024 rispetto al 2021, a circa 70 miliardi. E’ probabile che le metriche di credito si riprendano poiché le energie rinnovabili stanno facendo buoni progressi ed Enel sta ulteriormente semplificando la sua struttura di Gruppo in America Latina. Nel 2021, le metriche sono state depresse da significativi costi contabili una tantum e venti contrari operativi proprio in America Latina.
S&P considera liquidità adeguata, piuttosto che forte, perché Enel ha dovuto far fronte all’aumento del capitale circolante per fronteggiare l’impennata dei prezzi delle materie prime, unitamente a misure regolamentari avverse. Le scadenze del debito a breve termine sono quindi aumentate.
Le prospettive stabili indicano che i fondi rettificati dalle operazioni (FFO) al debito dovrebbero recuperare verso il 20% nel 2022, supportati dalle dismissioni di attività e misure di rimedio del credito per accompagnare le tensioni sui flussi di cassa conseguenti l’intervento del Governo.