Titolo in coda al Ftse Mib in avvio, in scia ai dubbi degli analisti in vista del Capital Markets Day della Rossa di metà giugno. Le azioni Ferrari cedono il 3,5% a 183 euro, rispetto al -0,6% del principale indice italiano.
Citigroup, che sul titolo ha raccomandazione ‘sell’, ha tagliato il target price da 160 a 140 euro, ritenendo che i target di medio-lungo termine che fornirà la casa di Maranello potrebbero deludere le aspettative.
Secondo la banca americana, il mercato non sta riconoscendo il rischio che i ritorni sul capitale investito non riescano a tornare sui livelli storici, vedendo investimenti strutturalmente più elevati con Capex stimati in crescita a un Cagr del 10% al 2025.
Secondo Jefferies invece, che ha confermato il giudizio ‘underpeform’, i recenti risultati di Ferrari sono sembrati “un po’ meno eccezionali” e dopo il primo trimestre 2022 il management ha abbassato le speranze di un rialzo della guidance.
Per gli analisti il prossimo Capital Markets Day del gruppo a metà giugno è un’opportunità per porre l’attenzione sulla leadership di settore dell’azienda e “meglio capire perchè John Elkann ha scelto l’outsider Benedetto Vigna per “reinventare” Ferrari.
Il focus sarà sul target del free cash flow e sul mix prodotti, con la società vista con un pricing power relativamente debole nel mercato del lusso.
Nel complesso, i giudizi degli analisti su Ferrari raccolti da Bloomberg si dividono in 9 ‘buy’, 9 ‘hold’ e 5 ‘sell’, con un target price medio di 216,27 euro pari a un potenziale upside di circa il 18% rispetto alle quotazioni attuali. Da inizio anno, il titolo ha perso circa il 20%.